A partire dall’anno scolastico 2018/2019 ci saranno dei cambiamenti riguardanti gli anni di liceo. Anziché fare un percorso di studi di durata quinquennale, sarà possibile rendere più breve tale percorso e diplomarsi in soli 4 anni.
Questa opportunità verrà data anche agli studenti iscritti quest’anno a partire dall’1 settembre fino al 30 dello stesso mese. Potranno scegliere di provare questa novità scolastica. Per poter intraprendere questo nuovo percorso gli studenti dovranno presentare dei progetti che saranno valutati da una commissione tecnica ministeriale. Se approvati i ragazzi potranno provare questo “liceo breve”.
Al momento potranno usufruire di tale novità da 60 a 100 scuole per le classi di primo anno di ogni istituto. Questa occasione sarà aperta a tutti i licei, istituti tecnici e professionali (statali o paritari) che avranno intenzione di intraprendere questa nuova strada.
Gli iscritti nelle classi dei percorsi quadriennali dovranno essere in grado di seguire tutte le lezioni previste dal classico percorso quinquennale. Inoltre le scuole dovranno garantire agli studenti l’insegnamento di almeno una disciplina non linguistica con metodologia Clil (Content and Language Integrated Learning), interamente in lingua straniera a partire dal terzo anno, le attività di laboratorio e l’utilizzo di tecnologie didattiche innovative.
Ovviamente è un’offerta per studenti molto motivati che dovranno studiare anche durante le vacanze estive e nelle festività, quali il Natale e Pasqua. La capienza degli studenti per classe sarà di un gruppo massimo di 25 persone per aula.
L’esame di Stato e il diploma finale conseguito dagli alunni rimarranno invariati. Nei licei si dovrà riorganizzare il calendario scolastico da circa 900 ore annue in 5 anni a 1.000-1050 ore per 4 anni.
Durante il quadriennio un Comitato scientifico nazionale valuterà l’andamento nazionale del Piano di innovazione e predisporrà annualmente una relazione che sarà trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Il Comitato sarà nominato dalla Ministra dell’Istruzione e dovrà individuare le misure di formazione a sostegno delle scuole coinvolte nella sperimentazione.
Invece, a livello regionale saranno istituiti i Comitati scientifici regionali che dovranno valutare gli esiti della sperimentazione, anno per anno, da inviare successivamente al Comitato scientifico nazionale.
Durante questi quattro anni gli studenti saranno impegnati in un percorso di studi molto intenso e verranno messi a dura prova dagli insegnanti.
Meglio pensarci bene se affrontare o meno tale liceo breve. I ragazzi certamente finiranno in meno tempo gli anni scolastici ma allo stesso tempo saranno sotto pressione e l’impegno che dovranno dare sarà massimo.
Michela Abbascià