La visita di Palermo, capitale della cultura 2018, articolata in tre giorni e promossa dal Rettore della Basilica di San Sebastiano di Acireale, don Vittorio Rocca, è stata un’occasione straordinaria, per conoscere non solo le bellezze artistiche di Palermo del passato e di oggi, ma soprattutto per prendere coscienza della condizione mafiosa, attraverso la Casa Museo Puglisi.
Una quarantina i partecipanti di Acireale, Aci Castello e di altre località vicine, con Fabio Grippaldi a fare da guida turistica. Partenza alle 7 di un solare mattino; esperienza di una quindicina di chilometri a piedi nei 3 giorni; ritorno nella trafficata serata del giorno della Liberazione; tutto il tempo, in armonia.
Il Beato Giuseppe Puglisi rivive nel suo quartiere Brancaccio, attraverso la Croce e un emblematico medaglione in bronzo, nel Piazzale Anita Garibaldi, n. 5, laddove fu ucciso per mano mafiosa il 15 settembre 1993. Il 18 maggio 2015 l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana di Palermo ha proclamato “bene di interesse antropologico e storico” l’appartamento della casa popolare, dove il Beato visse assieme ai genitori – la madre, sarta; il padre, calzolaio – dal 1969 all’82 e dal 1986 al 1992; perduti i genitori, vi abitò da solo.
La visita della Casa Museo Puglisi è un’esperienza forte: si viene a contatto con la testimonianza di fede, cultura, socievolezza del Beato, attraverso fotografie, libri, mobili, paramenti liturgici, che traducono la semplicità della sua vita, quotidianamente impegnata contro soprusi e infamia della mafia, quale intellettuale, educatore e sacerdote impegnato in iniziative socio-caritatevoli.
Con ardore apostolico fondò il Centro di accoglienza Padre Nostro, ispirato alle innovazioni del Concilio Vaticano II, che coniugano evangelizzazione e promozione dei diritti umani. Dal 13 settembre 2017 nella Casa Museo Puglisi è esposta la significativa opera artistica “Senza titolo” di Claudio Parmiggiani, donata dall’ Amei (Associazione musei ecclesiastici italiani), sita a Milano: l’Autore vuole richiamarci al mistero della tragedia della vittima e contemporaneamente farci rinascere dal dolore verso un mondo nuovo, nella luce della speranza e della pace. I volontari vi operano con alto senso di responsabilità, qualificando la Casa Museo, secondo le norme dell’Amei , quale “luogo d’inclusione e di confronto…..dove formare una coscienza morale, civile e intellettuale.” E’ loro desiderio che possa essere dedicato in Acireale un altare al Beato Puglisi, possibilmente nella Basilica di San Sebastiano, o in altra chiesa.
Molto interessanti le visite a Palermo, capitale della cultura 2018: lo stupendo Duomo, chiese d’epoca barocca e annessi musei, tra cui la Casa Professa e la Martorana; gli Oratori, tra i quali primeggia quello del Serpotta; Santa Maria dello Spasimo. Meravigliosa, la Cappella Palatina nello storico Palazzo dei Normanni, con la celebrazione della Santa Messa di don Vittorio. Singolare, la visita ad un’antica oreficeria, dove si lavorano metalli preziosi. Luoghi di grande fascino, il Teatro Massimo, con la sorpresa del palcoscenico più grande d’Europa; Piazza Pretoria; la Favorita, con il famoso parco e la casina cinese.
Anna Bella
