I depuratori riguardanti la rete fognaria dei Comuni di Taormina, Giardini Naxos e Mascali sono tuttora in corso di completamento: vediamo come e perché. La rete fognaria dei primi due comuni, nata nel 1977, è tuttora in corso di completamento. Così come del resto il depuratore di Sant’Anna di Mascali, cruciale per i bagnanti di Fondachello, nota residenza estiva per molti. Per la sua lunga storia, la fognatura dei primi due comuni risulta in parte di tipo separato ed in parte mista, a causa delle diverse scuole di pensiero che si sono succedute nel corso dei decenni.
I depuratori di Giardini, Taormina e Mascali
In buona sostanza, la totalità dei comuni si collega alla fognatura e all’impianto di depurazione, con l’esclusione solo di alcune case isolate. Tutti i tratti fognari convergono verso l’impianto di depurazione posto nel Comune di Giardini Naxos, in contrada Pietre Nere, ed al depuratore posto a Letojanni, in contrada San Filippo, tramite due collettori. Il primo raggiunge l’impianto da nord, raccogliendo la maggior parte delle acque dei comuni di Taormina e Letojanni. Il secondo da sud, raccogliendo le acque parte del comune di Taormina e della maggior parte dei comuni di Castelmola e Giardini Naxos.
I depuratori di Giardini, Taormina e Mascali: rafforzamento e miglioramento
Il depuratore di Sant’Anna di Mascali è in corso di potenziamento, come quello di Giardini e Taormina (che comprende anche Letojanni e Castelmola). Fabrizio Giugni, Commissario unico per la depurazione, ha parlato di 60 interventi di estensione delle reti fognarie e di adeguamento degli impianti di depurazione in Sicilia. Il costo complessivo degli interventi ammonta a un miliardo e 800 mila euro. Una parte di questi soldi sarà destinata al rafforzamento dell’impianto di Mascali.
In cosa consiste il rafforzamento del depuratore di Mascali?
Lo studio di fattibilità riguarda la realizzazione di tutte le opere necessarie per il corretto funzionamento del sistema fognario depurativo intercomunale di Mascali. Tale sistema è costituito dalla rete fognaria interna a servizio dei comuni del comprensorio, dalla rete di collettori esterni di collegamento e da l’impianto di depurazione consortile. Il sistema in esame dovrà servire i comuni di Mascali, Giarre, Riposto, Sant’Alfio, Fiumefreddo, oltre alle relative frazioni, per un popolazione residente di 67.000 abitanti. Mentre il comune di Acireale sta provvedendo alla progettazione del depuratore che servirà altri sette comuni limitrofi.
Cosa prevedono gli interventi?
Gli interventi previsti comprendono: l’ampliamento dell’impianto di depurazione, attraverso un nuovo modulo da 23.000 a.e.; realizzazione dell’emissario in uscita dall’impianto di depurazione e condotta sottomarina; il completamento delle reti fognarie interne dei sette comuni facenti parte del sistema; realizzazione dei collettori emissari principali per l’adduzione dei reflui dei comuni di Sant’Alfio e Fiumefreddo e completamento di quelli esistenti per l’adduzione finale dei reflui al sistema depurativo intercomunale. I predetti interventi hanno lo scopo di risolvere la grave situazione igienico-sanitaria in cui versano i comuni afferenti al sistema. La situazione è infatti ad oggi deficitaria a causa dell’insufficienza della rete fognaria e della mancanza dei collettori primari.
Il sequestro dell’impianto di depurazione sud di Giardini Naxos
La Guardia di Finanza e la Polizia, lo scorso 5 Marzo 2021, hanno sequestrato l’impianto di depurazione ‘Sud’ del Consorzio Rete Fognante dei Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola. La misura è stata disposta dopo una lunga indagine, che si è avvalsa del contributo della Polizia Scientifica e dell’Arpa di Messina. Quest’ultimi hanno accertato una grave situazione di contaminazione ambientale, determinata dal malfunzionamento e dal cattivo stato di manutenzione e gestione di varie sezioni di trattamento delle acque reflue.
E’ stato scoperto che alcuni reflui non depurati finivano nell’alveo del fiume Alcantara e sono stati rilevati fanghi all’interno delle vasche di depurazione dello stabilimento. L’intero impianto di depurazione intercomunale è stato pertanto sequestrato e, con l’accusa di inquinamento ambientale. Denunciato il responsabile tecnico del suddetto Consorzio: contestato il reato di inquinamento ambientale, che prevede la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da €. 10.000 a 100.000. “Il Consorzio Rete Fognante necessita di un cambio di passo immediato. O i comuni garantiscono all’ente le risorse che servono per garantire la funzionalità degli impianti – ha dichiarato nel merito Mauro Passalacqua, presidente del Consorzio – o tra 15 giorni accadrà anche a Letojanni quello che è successo a Giardini Naxos”.
Arianna Pastore