La Festa della donna – 10 / Flc Cgil scuola, l’8 marzo assemblea su “Femminismo sindacale”

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“L’80 per cento degli insegnanti in Italia è donna, un dato che rafforza l’impegno della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza nel sostegno alle ragioni del referendum per l’abrogazione dei voucher e delle norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti laddove i termini precarietà e sfruttamento, molto spesso, si declinano ancora al femminile”.
Lo dichiara il segretario generale della Flc Cgil Catania, Antonella Distefano, a margine dell’incontro che si è tenuto alla Camera del lavoro etnea per discutere, con oltre un centinaio di  docenti e personale Ata, della campagna referendaria “Libera il lavoro con due SI’ e delle iniziative in programma per l’8 marzo, fra tutte, lo sciopero mondiale “Non una di meno” contro la violenza sulle donne e l’assemblea pubblica sul tema “Femminismo sindacale, donne fabbricatrici di diritti”.

Come si legge in un comunicato della Flc Cgil- erano presenti anche Cecilia Tumino, regionale Fisac Cgil, Margherita Patti, segretario confederale Cgil , Angela Battisti, Dipartimento politiche di Genere Cgil, Michele Vivaldi, segreteria provinciale Flc Cgil Catania.

“Le donne continuano ad essere le ultime degli ultimi, in un sistema di estrema precarizzazione, noi lottiamo perché al centro dell’agenda politica nazionale torni il tema del lavoro che faccia crescere una società, che dia dignità ai lavoratori e che metta a disposizione strumenti reali di crescita anche per le imprese, perché finora – sottolinea Antonella Distefano – i provvedimenti messi in campo dal job act fino ai voucher sono andati nella direzione opposta, creando un sistema che è avvitato in una economia in regressione”.

“L’8 marzo qui nei saloni della Cgil organizzeremo un incontro pubblico sul femminismo sindacale – anticipa Angela Battista – realizzeremo in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio uno story telling audiovisivo sulle lotte della Cgil nei tavoli di contrattazione che negli anni ci hanno portato ad ottenere importanti conquiste legislative, come per esempio il decreto legge del 1975 sulla parità di salario”.
“Questa giornata sarà dedicata alla fabbricazione dei diritti delle donne, partendo proprio dalla carta dei diritti della Cgil e dal referendum sui voucher,  perché nel lavoro sempre più povero e meno regolamentato sono coinvolte sempre di più le donne – commenta Margherita Patti – per esempio chi si occupa di assistenza domiciliare, colf e badanti, che ha come reddito solo un carnet di voucher o chi si occupa di pulizie, se si tratta di appalti”.
“La vergogna dei voucher una forma aberrante di precarizzazione nel mondo del lavoro – la definisce Michele Vivaldi – noi pensiamo che debba essere ripristinata quella civiltà del lavoro che il job act ha gravemente affossato”. “Lo sciopero dell’8 marzo non è uno sciopero di  genere – conclude – che vede coinvolti le sensibilità  di donne e uomini e il sindacato della conoscenza non può che stare al fianco di questa battaglia e riproporla sui luoghi di lavoro con l’auspicio che vi sia una grande adesione”.
Si è discusso, infine, sull’ipotesi di contratto di mobilità per l’anno scolastico 2017/18.