Teresa Scaravilli, La mia vita come una favola, Litografia Bracchi, Giarre
Autobiografia divisa in tre parti:” la mia nascita”; “l’amicizia nella mia vita”; “in dialogo – “il mio frammento nell’armonia dell’universo”.
Nella parte prima l’autrice manifesta i suoi sentimenti verso i genitori, di cui è gelosamente figlia unica, nonché verso le zie, sorelle della madre, considerate “altre mamme” per l’affetto e le loro premure nella formazione della personalità e nella trasmissione della fede cristiana. Interessante l’approfondimento psicologico di questi rapporti.
Nella seconda parte, molta attenzione è dedicata al corso della vita scolastica a Leonforte, cittadina nativa, intensamente amata, con connesse problematiche dell’adolescenza, ritratti di compagni, in particolare qualche profilo di giovani amiche.
E’ nell’ultima parte che Teresa Scaravilli rivela pienamente il suo mondo interiore, ricco di una forte spiritualità: “Ascolto: la Tua Presenza nella mia vita…’Va’ e annuncia’ come a Maria Maddalena. Sì io voglio andare!”; una concezione della vita, impregnata di ottimismo e fondata in modo esclusivo sull’amore verso Dio: “In silenziu mi chiamasti / ppi putirimi parrari / ppi putiriti ‘ncuntrari / ppi putiriti capiri / e l’umanu ccu divinu / ammiscari”. Profonde le riflessioni, che evidenziano una coscienza aperta all’alterità, al dono di sé:”Gioia, lacrimi, misteru, / tuttu luci ‘ntornu a mia / tuttu divintau puisia.”. Significativo il suo genuino amore sia per la Natura, di cui ammira soprattutto il mare e le montagne, sia per il bello e per la verità.
Rilevanti alcune pagine di diario nei soggiorni sulle Alpi.
Intramezzate alla prosa, poesie, per lo più in dialetto siciliano, dal ritmo incalzante, con assonanze, in una vivacità linguistica suggestiva.
Il libriccino è dotato di fotografie originali, che attraverso la vivida immagine scoprono in modo mirabile l’essenza della parola dell’Autrice.
Anna Bella