“Ha testimoniato con gioia il Vangelo e servito docilmente la Chiesa”. Così Papa Francesco ricorda il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, scomparso questa mattina a 83 anni a Villa Sacro Cuore di Triuggio, dove risiedeva da quando aveva lasciato il governo pastorale della diocesi. In un telegramma di cordoglio, inviato al card. Angelo Scola, amministratore apostolico di Milano, e mons. Mario Delpini, arcivescovo eletto della diocesi ambrosiana, il Papa esprime “condoglianze ai familiari e a codesta comunità diocesana”, che “annovera” il cardinale Tettamanzi “tra i suoi figli più illustri e tra i suoi pastori più amabili e amati”.
Nel telegramma Francesco pensa “con affetto” e ricorda “con gratitudine l’intesa opera culturale e pastorale profusa da questo benemerito fratello che nella sua feconda esistenza ha testimoniato con gioia il Vangelo e servito docilmente la Chiesa, dapprima come presbitero nell’arcidiocesi di Milano, poi come vescovo ad Ancona-Osimo, segretario della Conferenza episcopale italiana, arcivescovo di Genova, in seguito arcivescovo della diletta Chiesa ambrosiana, infine amministratore apostolico di Vigevano. Sempre si distinse come pastore sollecito, totalmente dedito alle necessità e al bene dei sacerdoti e dei fedeli tutti, con una peculiare attenzione ai temi della famiglia, del matrimonio e della bioetica, dei quali era particolarmente esperto. Elevo la mia preghiera al Signore – conclude il Papa – affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, accolga questo suo fedele servitore, che egli ha tanto amato, nel gaudio e nella pace eterna, e di cuore imparto a coloro che ne piangono la scomparsa la benedizione”.
Vincenzo Corrado