Siamo a Ginevra, nel cuore dei quartieri della moda e degli affari, forse i più contemporanei e famosi della città, dove sorge una realtà antica, che vanta oltre 150 anni di storia. Si tratta del Beau-Rivage, il 5 stelle luxury affacciato sul lago, ultima struttura in città a essere condotta da una gestione familiare, la stessa da ben 5 generazioni.
L’ingresso di Dominique Gauthier nelle cucine del Chat-Botté, il ristorante gourmet dell’hotel, risale invece al 1996, come spalla del resident chef a cui, dal 2001, è succeduto. Da quel momento è stato un continuo susseguirsi di premi e riconoscimenti. Dai 18 punti della Gault Millau, per la quale è stato anche Miglior Chef di Svizzera nel 2009, al traguardo che tutti sognano, la stella Michelin.
Siamo andati a conoscere Dominique Gaithier con gli Amici Gourmet per assaporare la sua cucina francese. Ci ha raccontato della sua grande passione per la materia prima e i prodotti che quotidianamente seleziona per la sua tavola.
La Terrasse by Dominique Gauthier Beau-Rivage Genève, offre una raffinata esperienza culinaria nella magia alchemica del Natale alle porte che rende tutto più suggestivo e magico.
Dominique Gauthier qual è il suo metodo per far sognare i clienti?
Mi piace poter far vivere a tutti i clienti momenti di relax facendo ripercorrere, attraverso la mia esperienza culinaria, il gusto e i sapori della nostra cucina francese. Per rendere straordinario il viaggio culinario, creando atmosfere capaci di rilasciare l’espressione del luogo.
Se sedurre con gusto è una dote innata, con Gauthier diventa anche una vocazione dello chef stellato. Vocazione con la quale la perfezione fa da padrona ai sapori al palato. Che incanta i suoi ospiti in una location esclusiva con terrazza, vista spettacolare sul lago e sulle Alpi per un’esperienza unica ed indimenticabile.
Ci racconta che La raffinata eleganza del Le Chat-Botté da giugno a settembre diventa glamour e chic. E reinterpreta il mood contemporaneo con creazioni dal soft touch francese e dal quid internazionale. Una tavolozza di fragranze e profumi che dipingono l’atmosfera creando quasi anticipazione gustativa. Sogno e incanto di un assaggio che vi condurrà, oltre il confine conosciuto del cibo, la sua essenza. Una impalpabile consistenza che si trasforma in musica per il palato capace di risvegliare le corde sopite dei sensi.
Tra i tanti piatti famosi, ci racconti qualche proposta o chicca ed abbinamento di vino, qual è il suo piatto forte?
Adesso si entra in scena con una nuova proposta Cave des Amandiers con il Syrah 2016.
Il pesce nel rosso intenso e avvolgente del Syrah rinasce con veemenza in una appagante tipicità che mantiene una certa freschezza che si completa nei sentori di sottobosco e spezie che ci regalano un lungo finale.
Ogni composizione culinaria, come afferma lo chef, offre un’armonia di sapori che si sposano fra loro in un’elaborazione raffinata e carica di identità. L’origine, il territorio, i prodotti locali sono la cifra stilistica di un concept che evoca e rilancia, reinterpreta. E si evolve in evocazioni ricche di gusto come la “Swiss Veal chop, smoked with thyme, fritter of courgette, truffle gnocchis”. La costoletta affumicata lentamente con timo è memoria che fende il moderno.
È come se, alla vista della tipica casseruola, l’immaginifico ripercorresse i profumi del ricordo, dove le immagini si sovrappongono e raccontano storie. Poi, il taglio perfetto e nel piatto l’apoteosi del gusto prende forma in una cottura perfetta e voluttuosa. Assaggi di materica evoluzione sonora nel solstizio della materia prima, tenerissima, che rimane sempre protagonista nel corollario delle frittelle di zucchine e nei tipici gnocchetti al tartufo, che abbiamo assaggiato.
Parlando di vini, Gauthier ci fa immaginare come nel calice scenda, come liquida compiacenza fattasi nettare enoico, l’”Empreinte Noire 2017”, “Pinot Noir”, “Gamay”, “Cabernet Sauvignon” e “Cabernet Franc”. Pennellate aromatiche ai frutti rossi e neri incrociano tannini ampi e setosi per un finale fruttato e sapido che si evolve su un registro speziato. Tutto il resto incontra il crepuscolo nel dolce naufragar del giorno.
La nuova essenza del dessert incontra l’elogio alla semplicità nel “Sliced mango and fresh exotic fruits”. Il giallo radioso del mango nella morbidezza della curva per una scenografica presentazione che parla di freschezza sensual chic.
Potremmo immaginare questa esperienza, come un magnifico riflesso culinario del Beau-Rivage e al tempo stesso come punto di partenza per esperienze memorabili. Un dipinto che prende forma con spunti di armonia, autenticità ed eleganza. Un luogo dove gli orizzonti del gusto confluiscono nel sano vivere per emozioni da assaporare ad ogni battito di ciglia!
La cucina francese a Ginevra è riuscita a sorprenderci!
Giusy Giacone