Uno scenario più suggestivo del solito, è ciò che appare al nostro sguardo per il debutto della “sagra del tirrimulliru” a Randazzo.
![Inaugurazione sagra, con la maestosa cornice della chiesa madre](https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2014/12/u-120x120.jpg)
A fare da sfondo alla sagra le bellezze paesaggistiche ed architettoniche, con i vecchi palazzi, musei, le viuzze dalle pietre nere, rese ancor più imponenti dal luccichio dell’ illuminazione natalizia.
![Inaugurazione sagra con il sindaco, Michele Mangione, Cettino Bellia, Ettore Foti](https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2014/12/20141206_184354-120x120.jpg)
Durante l’inaugurazione, il sindaco di Randazzo, prof. Michele Mangione, erudisce in merito al prodotto: “Si tratta di un dolce dei nostri nonni, che ha, quindi, radici molto lontane, l’etimologia non ha nulla di preciso; ad ogni modo, la caratteristica del dolce si basa sul vino cotto, cui si miscelano diverse tipologie di frutta secca quali: noci, mandorle, nocciole ed un pizzico di cannella”. Ed ancora, aggiunge il sindaco, “il tirrimulliru è il fiore all’occhiello della sagra, ma ci saranno anche mostarda, cotognata, degustazioni di prodotti di enogastronomia tipici del nostro paese (olio, vini, formaggi, salumi e ricotta fresca secondo antiche tradizioni) e mercatini di Natale, con prodotti di artigianato, oggettistica”.
![Tipologia di stand](https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2014/12/o-120x120.jpg)
Il primo cittadino, accompagnato dalla giunta comunale, tiene a precisare che se la sagra si è realizzata (considerato il periodo di magra del suddetto comune) è grazie al G.A.L. (terre dell’Etna e dell’Alcantara) con a capo il presidente, ingegnere Cettino Bellia, e all’Azienda regionale foreste demaniali di Catania, Dipartimento agricoltura e foreste, con il dirigente, avvocato Ettore Foti.
![Stands a palazzo municipale](https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2014/12/t-120x120.jpg)
Indi ha illustrato in maniera più dettagliata il programma della tre giorni randazzese.
![Programma della tre giorni Randazzese sagra tirrimulliru](https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2014/12/20141206_183301-120x120.jpg)
Facendo un giro per le vie storiche del paese abbiamo pensato di vedere da vicino il gettonato tirrimulliru e così entriamo in una delle tante pasticcerie del paese, quella dei fratelli Facondo, nei pressi del palazzo municipale che ci accolgono con gentilezza pronti a soddisfare la nostra curiosità. Ci consentono di entrare nel loro laboratorio ed osservare i dolci ancora immersi nel vino cotto.
Parliamo con il fratello maggiore, Vincenzo che, mentre con gioia ci mostra le sue creazioni, ci dice:
![Laboratorio F.lli Facondo "tirrimulliri" immersi nel vino cotto](https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2014/12/ii-120x120.jpg)
“In realtà, questo nostro dolce tipico è molto camaleontico, nel senso che ognuno ha una sua propria ricetta, seppur con un denominatore comune, il vino cotto”.
![cotognata essicata](https://www.vdj.it/wp-content/uploads/2014/12/b-120x120.jpg)
Chiediamo se può darci uno spunto sulle sue variazioni e con un sorriso ci accontenta: “ Per quanto mi riguarda, utilizziamo anche polpa d’arancia, fichi secchi, mandorle, noci, nocciole”; ci saluta per continuare il suo lavoro con una triste considerazione: “Peccato che poco o nulla conoscano le nuove generazioni di questi e tanti altri nostri dolci tipici”.
Maria Pia Risa