La “Vara” di Randazzo, non solo emblema storico ma anche simbolo di profonda religiosità

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"A Vara"

Si presentava così, il giorno di Ferragosto, la bellissima cittadina medievale di Randazzo (vedi foto),  che custodisce l’ormai rinomata “Vara”.

"A Vara"
 La “Vara” di Randazzo

Si tratta di un carro trionfale alto 16 metri circa, che rappresenta il mistero dell’Assunzione di Maria Vergine, con simbolica rappresentazione di personaggi viventi, nello specifico bambini, legati ai tre misteri della Madonna: la dormizione, l’assunzione e l’incoronazione. La “Vara” è composta  da una possente intelaiatura mascherata di tessuti, specchietti luccicanti dai mille volti, fiori, ornamenti color oro, così da regalare effetti ottici strabilianti. La “Vara”, quindi, non rappresenta solo una raffigurazione dell’identità storica dei randazzesi, ma si amalgama al misticismo del significato religioso.

Suggestiva la partenza, quando a far da padrone sono lunghissime corde, anteposte al fercolo, tirate da bimbi e adulti, che iniziano a far muovere il carro permettendogli di staccarsi dall’impalcatura, con l’accompagnamento dei canti dei bambini. Tutto ciò induce l’intelletto a vivide emozioni che fanno ricordare il periodo medievale, quando la città era residenza di re e regine.

A far da cornice il corteo medievale, che si muove al suono dei tamburi.

L’annuale appuntamento, fissato per il pomeriggio del 15 agosto, ha fatto eccezione per questo 2013, in quanto un temporale estivo non ha permesso al maestoso fercolo di marciare in su e in giù per il corso principale di Randazzo. Ad essere delusi… per primi i bambini, per non parlare poi delle centinaia di turisti intervenuti appositamente per l’occasione.

Per non scontentare nessuno e non venir meno ad una tradizione che affonda le sue radici in un tempo di certo molto lontano, la “Vara” uscirà più imperiosa che mai domenica 18 agosto (tempo permettendo).

Maria Pia Risa