Lactalis Italia / Nuovi investimenti negli stabilimenti di Catania e Ragusa

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Lactalis Italia

Lactalis Italia è la prima realtà industriale del settore agroalimentare nel mondo. Per presenza e ramificazione sul territorio italiano con i brand Galbani, Parmalat, Leerdammer, Ambrosi, Castelli, negli anni ha consolidato le sue radici anche in Sicilia. E ha contribuito in modo significativo allo sviluppo sociale ed economico della regione, grazie ai due stabilimenti produttivi di Catania e Ragusa.

Lactalis è una multinazionale agroalimentare francese, di proprietà della famiglia Besnier che opera nel settore dell’industria lattiero-casearia, con sede a Laval, nella Mayenne.

Rappresenta il primo gruppo lattiero-caseario al mondo e il secondo gruppo alimentare della Francia dopo Danone. E possiede i marchi Galbani, Société, Bridel, Parmalat Président, Skånemejerier, Rachel’s Organic, Valmont e Stonyfield Farm.

In previsione, per il biennio 2024/2025, c’è la volontà di investire 4,6 milioni di euro in Sicilia. Dato, questo, emerso da uno studio sull’impatto in Sicilia di Lactalis, guidato da The European House Ambrosetti e presentato a Palazzo della Cultura di Catania. Lo studio ha sottolineato che dal 2018 ad oggi, il Gruppo ha investito 17 milioni e continuerà a puntare sull’innovazione e la crescita sostenibile del territorio siciliano.Lactalis group

L’impegno di Lactalis in Sicilia

In Sicilia Lactalis ha 226 dipendenti diretti, pari al 4,2% del totale nazionale del gruppo. Negli ultimi tre anni l’occupazione diretta sull’isola è cresciuta del 3,7%.
Nel 1954 fu fondato lo stabilimento di Catania, entrando in Parmalat nel 2000, dopo l’acquisizione della società Latte Sole S.p.A., producendo circa 77.000 tonnellate di prodotto all’anno, in parte latte Uht e panna.
 Lo stabilimento di Ragusa, fondato nel 1991, entrò in Parmalat sempre nel 2000 con la specializzazione di prodotti caseari come mozzarella, scamorza, ricotta. E si distinse dal precedente lavorando circa 6 tonnellate di prodotto ogni anno.

L’amministratore delegato del gruppo in Italia, Giovanni Pomella, ha dichiarato: “In un contesto economico sempre più instabile, Lactalis continua a impegnarsi nel sostenere la crescita delle filiere produttive locali, con l’obiettivo di investire in modo responsabile in Sicilia, creando valore per il territorio e la comunità dove sono collocati i nostri stabilimenti. Siamo determinati a rafforzare la collaborazione con i produttori locali, promuovendo innovazione e sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva. Vogliamo essere un partner affidabile per le imprese e le famiglie siciliane, contribuendo alla creazione di opportunità di sviluppo economico inclusivo e duraturo”.Convegno Lactalis a Catania

Il convegno a Catania

Il convegno è stato aperto da Emiliano Briante, Partner e responsabile dell’area Business & Policy Impact di Ambrosetti e dal management di Lactalis sul territorio.

L’evento presentato ha visto la partecipazione delle Istituzioni locali. Oltre a Maria Cristina Busi, presidente Confindustria Catania, Antonio Giuliano, responsabile Audit e Controlli ufficiali del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria di ASP Catania, Giovanni Arena, cavaliere del lavoro e delegato Federdistribuzione per la Sicilia, Monica Luca, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Catania, Cinzia Caggia, presidente del Consorzio di Ricerca nel Settore Lattiero Caseario e Agroalimentare e Davide Ruffino, segretario Legambiente Catania, Marcello Potenza, coach di Insuperabili.

Il Gruppo conta 20 depositi con una copertura del 100% su tutto il territorio siciliano, incluse le isole minori. Distribuisce prodotti a marchio sia nazionale, come Parmalat, Zimyl, Galbani, sia locale, con lo storico marchio regionale Sole e Stella.

Il Gruppo, si occupa anche del benessere sociale combattendo lo spreco alimentare. Si impegna da sempre ad ascoltare i fabbisogni del territorio e delle comunità locali, sviluppando insieme alle amministrazioni e collettività, progetti a sostegno con Onlus italiane e collaborazioni con il Banco Alimentare.

Eventi dedicati ad allevatori locali nelle scorse settimane, con tappa anche a Ragusa, grazie ad un team di esperti, si è messo a disposizione lo strumento e le prospettive della produttività e sostenibilità, sfruttando al meglio, le nuove tecnologie digitali, garantendo il benessere animale e dando la possibilità di confrontarsi con la transizione sostenibile del settore lattiero-caseario.

Giusy Giacone