Al Teatro Massimo Bellini l’opera: “L’amore di Orfeo per Euridice”, del compositore tedesco Christoph Willibald Gluck composta intorno al mito di Orfeo, su libretto di Ranieri de’ Calzabigi. L’opera appartiene al genere dell’azione teatrale, su soggetto mitologico, con cori e danze incorporati.
L’amore di Orfeo per Euridice: la storia
Essa fu rappresentata per la prima volta a Vienna il 5 ottobre 1762, su impulso del direttore generale degli spettacoli teatrali, conte Giacomo Durazzo, che aprì la stagione della cosiddetta riforma gluckiana, con la quale il compositore tedesco ed il librettista livornese (e, insieme a loro, il genovese direttore dei teatri) si proponevano di semplificare al massimo l’azione drammatica, superando sia le astruse trame dell’opera seria italiana, sia i suoi eccessi vocali, ripristinando quindi un rapporto più equilibrato tra parola e musica.
Nel primo atto, Orfeo interrompe più volte la cerimonia funebre di Euridice e evoca l’amata. Nel secondo atto, il canto di Orfeo nell’Ade affascina gli dei degli inferi al punto da convincerli a restituirgli Euridice. Orfeo prende per mano l’amata e comincia il viaggio verso la vita. Nel terzo atto, mentre la guida verso la luce, Orfeo perde Euridice per sempre. Decide quindi di togliersi la vita ma interviene Amore che gli fa sapere che gli dei, commossi, hanno deciso di restituirgli Euridice.
L’allestimento del regista Esposito
Un allestimento convincente, quello voluto dal regista Francesco Esposito, con un’esecuzione musicale di buon livello. Brave le tre protagoniste Nidia Palacios (Orfeo), Valeria Esposito (Euridice), Manuela Cucuccio (Amore), buona l’orchestra del Bellini, per l’occasione diretta da Aldo Sisillo. Bene, come al solito, il coro del Bellini, diretto da Tiziana Carlini. Si trattava del recupero dell’opera che, ultimo titolo in cartellone della Stagione Lirica 2009, nello scorso dicembre non andò in scena a causa di uno sciopero delle Organizzazioni sindacali del Teatro. Orfeo ed Euridice al “Bellini” è stata rappresentata una sola volta, nel febbraio del 1986. Adesso sarà in scena da sabato 11 a domenica 19 a settembre.
Giovanni Rinzivillo