Meraviglia, dal latino mirabilia, cioè “cose ammirevoli”, dal verbo mirari, “guardare con meraviglia”.
La meraviglia, a pensarci bene, si trova dentro lo sguardo di Dio dopo la creazione dell’Universo: “… E Dio vide che era cosa buona”. Si meravigliò della bellezza, della bontà, della verità del suo creato. Si meravigliò non nel senso che non si aspettava tanta perfezione…ma nel senso che guardando il creato con gli occhi colmi d’infinito amore, l’Amore si meraviglia di sé…si commuove in se stesso…si genera e si rigenera dentro la sua stessa meraviglia… Essendo l’Amore l’essenza del Creatore, è lo stesso Amore che si meraviglia di fronte al frutto di tale amore. La meraviglia di Dio infatti, non nasce dallo stupore di una scoperta…bensì sgorga da quel guardarsi dell’Amore…
Ogni creatura è sotto lo sguardo meravigliato dell’Amore…e ogni cosa creata diventa così, sua meraviglia…
L’uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio, porta dentro di sé il sentimento dello stupore, della meraviglia… ed è proprio questa somiglianza che lo rende capace di emozionarsi di fronte alla bellezza, alla bontà e alla verità del Creato. La meraviglia che prova l’uomo, a differenza di quella di Dio, nasce dal sentimento di stupore di fronte ad una scoperta o di fronte ad una nuova conoscenza o di fronte a cose ammirevoli…, non è l’Amore che si guarda in sé e si meraviglia…, ma è l’uomo che guarda l’Amore nelle sue molteplici manifestazioni meravigliandosi di tanta bellezza…
Tutto il Creato guarda il suo Creatore…e il suo Creatore guarda con meraviglia il creato…è un reciproco guardarsi e amarsi dentro la meraviglia dell’Amore…
In questo respiro dentro cui l’uomo vive, partecipe di un armonia ritmata e perfetta…l’uomo è chiamato a diventare il cantore di tale meraviglia…
Letizia Franzone