L’angolo della spiritualità | La spiritualità della politica

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Il termine spiritualità deriva dal verbo latino spirare che significa soffiare, spiritus, letteralmente, soffio, respiro.
Il termine politica, è un termine latino che trae origine dal termine greco politikè che attiene alla città; politikè sottintende il termine technè che significa arte, politica dunque è l’arte di governare e amministrare la città.
Per spiritualità della politica dunque, si vuole intendere qui, ciò che dovrebbe muovere l’agire politico, o meglio, chiarire l’origine autentico di ogni azione politica.
Precisando subito che la spiritualità è uno stile di vita che abbraccia l’intera esistenza dell’uomo e non solo l’ambito spirituale, si evitano grossolani errori che per secoli purtroppo, hanno delimitato il termine spiritualità, solo all’ambito delle cose dell’anima, facendo perdere così, la reale consistenza del termine. Non esiste dualismo tra spirito – corpo, tra fede – mondo, ma correlazione e supporto reciproco.
Il cristianesimo infatti è un messaggio di salvezza, la bella Notizia, la Parola che si incarna nella storia e si rivolge all’uomo in modo integrale, per illuminare e guidare tutta l’esperienza umana alla luce della fede in Cristo e nell’amore verso Dio e verso gli uomini. L’impegno sociale del credente trova per l’appunto, il suo fondamento teologico, nel mistero dell’Incarnazione: Dio in Gesù Cristo si è incarnato, si è fatto uomo e quindi il credente non può non guardare alla storia promuovendo la dignità della persona umana, l’impegno per la giustizia, la pace, la salvaguardia del Creato. Jacques Maritain (un filosofo francese convertitosi al cattolicesimo, ndr) parlando del pensiero e dell’attività politica di don Luigi Sturzo afferma: “In lui l’attività temporale e la vita spirituale erano tante più perfettamente distinte in quanto intimamente unite, nell’amore e nel servizio di Cristo”. E lo stesso don Luigi Sturzo scrisse “Ogni separazione in Cristo dell’uomo da Dio, come ogni separazione nell’uomo della natura dalla soprannatura ci fa cadere nell’irreale; perché non esiste un Cristo solo uomo, come non esiste l’uomo solo natura. L’umanità di Cristo è assunta dalla divinità, la natura dell’uomo è elevata dalla grazia”.
Questo discorso fa comprendere l’urgenza, oggi , di un’evangelizzazione del sociale, della politica, superando la dicotomia che spesso vige tra Vangelo e vita sociale e politica. San Giovanni Paolo II a Loreto affermò: “L’evangelizzazione deve entrare nel vivo della storia e nel tessuto concreto dell’esistenza: conoscere la vita dell’uomo, le sue contraddizioni, i problemi nuovi che lo toccano da vicino, svelarne il senso e fare esercizio di sapienza cristiana, traducendo in progetti e concretezza di analisi, secondo la legge dell’incarnare”. La politica non è un’altra cosa che non ha niente a che vedere con il messaggio evangelico, una cosa a sé che riguarda altri uomini…, no, l’errore sta proprio in questo modo di percepire il fatto politico in sé. L’attività politica riguarda l’uomo e non solo un ambito della sua vita. La storia presenta diversi grandi testimonianze di uomini dedicati all’attività politica con una viva vita spirituale che rendeva realmente autentica la loro missione a favore del bene comune.
Tutto questo dimostra che la politica ha una sua spiritualità, un principio che la vivifica e la rende un valido strumento di bene elevandola alla più alta forma di carità per l’uomo… Vissuta così, il fondamento della sua spiritualità sarà allora l’amore per il prossimo permeato dell’Amore di Dio …questo è il principio al quale dovrebbe ispirarsi ogni attività politica; al di fuori di questo principio, non si può parlare di politica autentica.

 

Letizia Franzone

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