Riportiamo l’intervista di Sicilia Mondo a Vincenzo Arcobelli, presidente dell’ Associazione Siciliani in Texas e primo degli eletti come consigliere CGIE per gli Stati Uniti d’America 2015.
Di anni 47, nato a Paternò (Catania), da 23 anni negli Stati Uniti in Texas a Dallas. Presidente del primo Comites nella Circoscrizione consolare di Houston. Coordinatore della Confederazione dei Siciliani in Nord America (CSNA), nella solidarietà con “Birdie per la Vita” e con il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo in Texas (CTIM).
Già paracadutista nella Folgore, dal 1998 ad oggi, Arcobelli è comandante pilota istruttore dell’Aviazione civile commerciale con funzioni di addetto alla sicurezza volo e di investigatore. Operatore nei settori dell’importazione e commercializzazione dei prodotti Made in Italy in USA. Organizzatore della conferenza dei ricercatori italiani nel mondo, della prima parata del Columbus Day in Texas, promotore della lingua e cultura italiana.
A Vincenzo abbiamo domandato:
Come è vista la situazione italiana nel Texas?
“I Texani in generale godono di un certo rispetto ed ammirazione per tutto quello che gli italiani sono riusciti a fare nel contribuire a far crescere lo “Stato della stella solitaria”. Poi vi è l’aspetto attrattivo di quello che è il marchio italiano che va dal fashion e design alle automobili, dall’arte alla lingua e alla cultura, ai prodotti enogatronomici e quindi alla cucina italiana. Vi è una crescita infatti di studenti che imparano l’italiano nelle varie università texane e di visitatori interessati alle bellezze del nostro Paese”.
Come vive la comunità siciliana in Texas ?
“La comunità più grande in Texas in termini di presenze è quella di origine siciliana. Il territorio texano è molto vasto ed i siciliani sono sparsi e risiedono nelle aree metropolitane di Houston, Dallas, Austin e San Antonio. Vi è l’Associazione dei Siciliani in Texas che opera sul territorio organizzando alcuni eventi di carattere tradizionale e socio-culturale come il St Joseph table, antica festa a carattere religioso, che ancora oggi gli emigrati giunti ai primi anni del 900 ed i loro discendenti, continuano la celebrazione; poi c’è il Columbus Day, il ferragosto ed altri eventi ancora come la proiezione di film e conferenze. L’associazione fa parte della CSNA. I loro membri e la comunità sono ben inseriti nei vari settori della società texana ed americana. L’associazione ha contribuito a promuovere accordi bilaterali nel campo della ricerca con l’Università di Palermo ed ogni anno manda figli di discendenti siciliani attraverso borse di studio per riscoprire le proprie origini e per studiare la lingua italiana. Così come nel campo commerciale, imprenditoriale, industriale, nella ristorazione e nei servizi”.
Come va l’economia in Texas?
“In questo momento alcuni settori come quello dell`Oil & Gas soffrono per il prezzo del greggio che è basso. Ma altri settori come quello delle costruzioni e dei servizi va a gonfie vele. Infatti sono molte le multinazionali e le grandi corporazioni nazionali che trasferiscono i loro quartieri generali in Texas creando nuovi posti di lavoro. Dalle ultime statistiche, 6 su 10 sono i paesi del Texas con il più alto tasso di ricchezza e miglior vivibilità negli States. Il Texas è al nono posto tra le potenze economiche mondiali, con grandi opportunità di lavoro. Per questo motivo molti sono i trasferimenti provenienti da diversi Stati dell’Unione. Ad esempio, a Houston vi è la sede del Texas Medical Center, tra i poli sanitari più importanti al mondo, con circa 120.000 impiegati, praticamente una città, della Rice University, tra le più prestigiose Università assieme a Texas AIM ed SMU in Dallas e del Lyndon B. Johnson Center della NASA. Inoltre Houston, grazie alla sua vicinanza con le fonti petrolifere del Texas ed i giacimenti del Golfo del Messico, è anche la sede di gran parte delle aziende energetiche mondiali, che rendono questa città la capitale mondiale dell’energia ed un centro imprenditoriale di primissimo ordine. Infatti il Texas è il primo produttore di greggio degli States e possiede 26 raffinerie in grado di produrre circa 5.0 milioni di barili di greggio al giorno (1/4 della capacità nazionale). Il Texas è al primo posto per produzione di gas naturale”.
C’è ospitalità per i giovani che arrivano a Houston?
“Sono aumentati negli ultimi anni gli italiani che hanno deciso di trasferirsi per motivi professionali, di lavoro, per la ricerca. Si rileva una presenza sempre crescente di giovani che arrivano in Texas per cercare nuove opportunità nei più svariati settori, dalla ristorazione, all’artigianato e alle vendite . Generalmente vengono accolti con calore dalle nostre comunità, dalle associazioni e centri culturali e dai connazionali a livello personale. Si cerca di dare dei suggerimenti ed una mano che possa servire loro per riflettere, nel dare coraggio ed andare nella giusta direzione”.
S.M.