L’Etna da giugno diventerà patrimonio dell’Unesco. La proclamazione in Cambogia, presenti i rappresentanti di oltre 180 Paesi

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DSC04431(1)L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, il prossimo giugno sarà proclamato patrimonio dell’Unesco.
Ciò avverrà a Phnom Penh, in Cambogia, in occasione della trentasettesima sessione del Comitato del patrimonio mondiale alla presenza dei rappresentanti di oltre 180 Paesi.
Ricordiamo che era stato inserito nel gennaio 2011 nella “tentative list” dei siti naturalistici della World Heritage List dell’UNESCO e che la candidatura e la stesura del complesso dossier necessario per l’iter successivo sono state proposte e predisposte dagli Uffici dell’Ente Parco dell’Etna
Nell’ottobre del 2012 è stata qui una delegazione guidata dal geografo Bastian Bertzky, che ha trasmesso le sue valutazioni alla I.U.C.N. (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).
Nella dichiarazione si legge: “Il patrimonio mondiale (19.237 ettari) comprende le aree a maggior protezione e di maggior rilevanza scientifica del monte Etna, situato all’interno del Parco regionale dell’Etna. Il monte è rinomato per l’eccezionale livello di attività vulcanica e per le testimonianze inerenti a tale attività. La notorietà, l’importanza scientifica e i valori culturali ed educativi del sito possiedono un significato di rilevanza globale”.
L’Etna e’ il quarto patrimonio mondiale italiano iscritto per criteri naturali, dopo le isole Eolie, il monte S. Giorgio e le Dolomiti che lo sono già.
E’ bello pensare che finalmente anche in Sicilia si riesca a valorizzare e pubblicizzare il territorio, cosa che spesso trascuriamo di fare nel Mezzogiorno d’Italia.
Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha commentato appunto sottolineando: “E’ un traguardo significativo per l’Italia, il riconoscimento, come è già avvenuto recentemente con le Dolomiti, è un’opportunità per il nostro Paese per coniugare la tutela dell’ambiente con la valorizzazione del territorio, investendo così nello sviluppo sostenibile, la strada che dobbiamo percorrere”. Per il ministero è un risultato importante “che riconosce l’unicità del patrimonio naturale italiano, il valore delle politiche nazionali di conservazione e il lavoro svolto negli ultimi anni dal Parco dell’Etna e dal Ministero dell’Ambiente
                                                                                                                                                  Alessandra Distefano

 

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