Alosha e la sua sedia colorata in scena lo scorso 1 settembre a rappresentare, nello spettacolo di letteratura danzata, il romanzo di Marcello Proietto “Pietre sante, le figlie dell’Etna”, da poco uscito per i tipi delle edizioni Algra.
Cornice dello spettacolo, che è un atto unico, il cortile di Palazzo Nicolosi, già sede in passato di eventi e momenti culturali e riaperto in questa occasione al pubblico da Agata ed Agostino Pennisi.
Quest’ultimo, già sindaco di Acireale, ringrazia gli artisti (Marcello Proietto, Alosha, Paola Bontà) per il loro impegno a favore della comunità acese. Impegno che definisce “una piccola goccia nel mare delle attività che si stanno svolgendo ad Acireale”, di cui vede una rinascita.
Pennisi ha sempre considerato la proprietà come una realtà aperta e sottolinea la bellezza della condivisione per il bene della città, invitando tutti coloro i quali hanno qualcosa da condividere a farlo. La vita passa e restano cose importanti, come la condivisione delle intenzioni, dei progetti. Tutti devono dare un contributo alla società e stare a guardare è un reato morale, etico, religioso; partecipare è un dovere, di tutti.
Una famiglia di artisti
Agata Pennisi sottolinea il legame che lega Alosha alla sua famiglia e dichiara che lo spettacolo, frutto di grande impegno dell’artista e della moglie, è una vera e propria opera. Una famiglia di artisti, quella di Alosha: anche la figlia è in scena all’Alcantara con lo spettacolo sull’Inferno di Dante. Alosha ringrazia per l’ospitalità evidenziando che la famiglia Pennisi ha fatto la storia della città.
“Pietre sante”in scena con danze, mimica e recitazione
Alosha, danzastorie, e Paola Bontà, magistrale voce narrante, hanno fatto “danzare” l’interesse del pubblico performando i momenti salienti del romanzo con danza e recitazione, mimica e timbrica, riuscendo a rendere i sentimenti dei personaggi.
Come Alosha sostiene, la rappresentazione in danza e mimica di questo romanzo è un contenitore di dialoghi musicali e corporei.
La selezione dei momenti salienti della storia, condotta seguendo la resa del lato umano dei protagonisti, è stata alternata alle danze ed a brani musicali che mescolavano sonorità differenti tra loro ed erano collegati nei temi al testo letto. Sono state inserite nello spettacolo musiche di: Oriana Civile, Francesca Incudine, Olivia Sellerio, Vanda Rapisardi, Mario Incudine, Patrizia Laquidara, Banda di Avola & Rita Botto.
Il romanzo, ambientato a Bongiardo, scorre agile e piacevole nello stile e nasce dalle suggestioni dei racconti della madre e della nonna dell’autore. Si rappresenta la ribellione di tre donne al destino segnato dal loro padre, lo scarparo don Cirino Pietrasanta che aveva deciso di non farle sposare. Il periodo rappresentato è quello degli anni trenta del secolo scorso; tra gli eventi narrati un terremoto che colpisce Bongiardo.
“Pietre sante”, la trama
La trama: Maritta è la primogenita. Di lei s’innamora don Alfio, già emigrato in America e tornato a Bongiardo, ma il fidanzamento si rompe per l’infedeltà dell’uomo.
Enna, secondogenita, diventa amante di don Turi Cavallaro, sposato con una baronessa e che poi morirà suicida.
Carmelina, la più piccola, fugge con Vito, e le nozze riparatorie si tengono senza festa e senza abito bianco.
Nutrito e qualificato il pubblico: pieno il cortile, sapientemente organizzato, con oltre un centinaio di presenze. Presente l’autore del volume, Marcello Proietto, che ringrazia la famiglia Pennisi per l’ospitalità e Alosha e Paola Bontà per l’impegno artistico. Tra il pubblico anche una rappresentanza di abitanti di Bongiardo, borgo natale della madre di Proietto.
Nel salutare i presenti Agata Pennisi e l’autore aprono a possibili repliche dello spettacolo, che si può considerare senz’altro riuscito e di grande impatto.
Maria Ortolani
Giuseppe Lagona