Ha inizio oggi a Torino la XXVIII edizione del Salone Internazionale del Libro, al quale la Libreria Editrice Vaticana è presente con uno stand di oltre 140 metri quadrati, portando in esposizione 400 titoli (per 130mila copie in totale), e un programma ricco di appuntamenti.
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 14 maggio (ore 17, Spazio Incontri) – si legge in una nota stampa – avrà luogo la presentazione del libro I Papi e lo Sport – Oltre un secolo di incontri e interventi, da San Pio X a Papa Francesco, nel quale si ritrovano i discorsi e i messaggi che i Pontefici hanno rivolto al mondo dello sport dal 1903 ad oggi. Il volume, curato da Antonella Stelitano, Alejandro Mario Dieguez e Quirino Bortolato, sarà presentato dallo storico Stefano Pivato, docente presso l’università di Urbino, e da Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori. L’incontro sarà moderato dal giornalista de La Gazzetta dello Sport Maurizio Nicita.
Intento dei curatori dell’opera è quello di proporre la visione che la Chiesa ha avuto dello sport nell’ultimo secolo, periodo in cui questa forma di attività e di incontro si è affermata come uno dei fenomeni sociali di maggior rilievo. “Emerge una visione dello sport fondata sulla centralità dell’uomo – spiegano i curatori – il rispetto della sua dignità, la sua crescita completa, la sua educazione, il suo rapporto con gli altri, andando a cogliere quel valore di universalità che rende il messaggio sportivo uno strumento di promozione di valori quali la fratellanza, la solidarietà, la pace”.
Su circa 600 testi individuati, gli autori propongono una selezione di 120 discorsi e messaggi: “quelli che abbiamo ritenuto i più significativi – spiegano –, vuoi per il soggetto a cui erano rivolti, vuoi per i contenuti di novità che hanno portato”.
Ogni capitolo corrisponde a un Pontefice e si apre con una breve introduzione che cerca di cogliere gli aspetti della sua “pastorale sportiva” e le novità rispetto ai predecessori. Segue l’elenco dei discorsi, messaggi e saluti rivolti ai diversi esponenti del mondo sportivo e la pubblicazione dei più significativi. Il volume ha inizio con San Pio X (1903-1914), riconosciuto come il primo Papa “sportivo”, e si chiude con la presentazione dei primi interventi di Papa Francesco, eletto nel 2013.
“Ciò che ci ha colpito nel fare questo lavoro è stata non solo l’attenzione, sempre crescente, dei Pontefici verso lo sport, ma anche l’attenzione dello sport verso i Pontefici” osservano i curatori. E aggiungono: “Nell’evoluzione dei rapporto tra Pontefici e sport si legge l’evoluzione dello sport nella società del XIX e del XX secolo, il suo progredire da strumento di educazione del singolo a strumento di pace e solidarietà. Vi si legge la necessità, che si fa sempre più pressante, di non perdere mai di vista un codice etico unico, universale e trasversale, che metta al centro l’uomo e la sua dignità. Un bisogno che il mondo dello sport reclama a gran voce”.
Non mancano elementi curiosi e interessanti, come il carteggio tra Pierre de Coubertin, fondatore dei moderni Giochi olimpici e il cardinale Merry del Val, segretario di Stato di Pio X, le scalate alpine di Achille Ratti, poi Papa Pio XI, l’incontro di Pio XII con i ciclisti che partecipano al Giro d’Italia, quello di Giovanni XXIII con i partecipanti all’Olimpiade di Roma, le tre funzioni dello sport individuate da Paolo VI (“migliorare se stessi, i rapporti con la comunità di appartenenza e contribuire a rendere più pacifici e cordiali i rapporti con le comunità diverse dalla nostra”), l’immagine di Giovanni Paolo II quale Papa “polisportivo”, l’attenzione di Benedetto XVI al mondo dello sport e il tifo di Papa Francesco per la squadra argentina del San Lorenzo de Almagro.
Il volume, nelle sue quasi 500 pagine, è arricchito da diversi inserti fotografici, con oltre 120 immagini che vanno da una foto del 1904 che ritrae Pio X che assiste a un saggio di ginnastica, fino ai recenti incontri di Papa Francesco con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e con il calciatore suo connazionale Diego Armando Maradona.