Nell’aula consiliare “Falcone e Borsellino” del Comune di Randazzo, è stata presentata la recente pubblicazione del prof. Salvatore Licciardello, Tutto quaggiù è armonia: Padre Maugeri uomo sacerdote musicista, incentrata sulla figura del religioso, che proprio a Randazzo ebbe i natali il 4 settembre del 1918. La manifestazione, organizzata dal Comune e da “La Voce dell’Jonio”, editrice del libro, ha inteso ricordare il prelato nel centenario della nascita e decennale della morte.
Don Antonino Maugeri, primo di nove figli, era entrato in Seminario a tredici anni e nel 1941 è ordinato sacerdote (anche il fratello Rosario, scomparso prematuramente nel 1962, vestì l’abito talare e fu parroco della chiesa di S. Nicola in Randazzo). Da sempre appassionato di musica, aveva conseguito il diploma di canto Corale e Organo alla Scuola Diocesana di Musica Sacra di Como nel 1960, e in seguito aveva vinto numerosi concorsi di musica sacra. Nel 1962 diviene Rettore della Basilica dei SS. Pietro e Paolo di Acireale, dove rimane quasi 40 anni.
Fu anche presidente della Fuci di Acireale. Nel 1990 si costituisce la “Corale Polifonica don Antonino Maugeri” che gli viene dedicata. Si dimette dalla carica di Rettore nel 2000, morirà il 22 febbraio 2008 all’età di novant’anni.
Giuseppe Portale, giornalista e scrittore, introducendo la manifestazione in veste di moderatore, ha sottolineato come in padre Antonino Maugeri convivessero diversi aspetti, ovvero il sacerdote, il musico, e anche l’esorcista, aspetti tutti che sono stati approfonditi dai vari relatori nel corso della serata.
Il prof. Michele Mangione, sindaco di Randazzo, rivolgendo un indirizzo di saluto, nel precisare di non avere conosciuto direttamente il sacerdote, ma di averlo probabilmente incontrato in anni remoti, avendo frequentato da bambino l’ambiente parrocchiale di San Nicola, ha rilevato come il titolo del libro sia azzeccato, poiché riassume l’attività di compositore musicale di padre Maugeri, che riusciva a trovare musica e armonia in tutto quanto lo circondasse, e quanto sia coraggioso oggi pubblicare biografie di sacerdoti.
Prendendo la parola subito dopo, il dott. Giuseppe Vecchio, direttore della nostra testata nonché editore del libro, ha precisato come la pubblicazione, lungi dal voler essere “un affare editoriale”, sia stata decisa sia per i sentimenti di amicizia verso l’autore, che per rendere omaggio alla figura di don Antonino, per anni collaboratore del giornale, che apprezzava e conosceva personalmente, e che incontrava spesso ad Acireale. Del resto, l’iniziativa è in linea con l’orientamento de “La Voce dell’Jonio Editrice”, nata circa un anno e mezzo fa per colmare il vuoto dovuto all’assenza di un editore vicino alla chiesa diocesana, dare spazio e venire incontro a chi scrive di argomenti religiosi, “al servizio della Chiesa e della gente”, slogan che calza benissimo anche alla figura di padre Maugeri.
È toccato a don Domenico Massimino, arciprete e parroco della Basilica di S. Maria in Randazzo, tracciare un ritratto di ”padre Maugeri sacerdote”; nella sua commossa e appassionata testimonianza, ha dichiarato, fra l’altro: “Come acese, e randazzese di adozione, penso che bisogna essere grati all’Autore e all’Editore… Parlando di padre Maugeri, nella sua identità di sacerdote, ho attinto ai miei ricordi, ma non posso dire quando lo conobbi, è sempre presente fin dall’infanzia, dall’adolescenza, dagli anni del Seminario…” a tal proposito ha riportato un episodio molto significativo – descritto anche nel libro, riferitogli dal medesimo don Antonino – relativo alla possibilità, per lui, di andare a sostituire don Lorenzo Perosi nella direzione del Coro della Cappella Sistina, possibilità poi naufragata per voleri superiori. E qui va pure ricordato che don Massimino fu assistente, testimone, e successivamente erede di padre Maugeri nel ministero dell’esorcismo. “Egli non sarebbe stato il grande musicista che è stato, se non fosse stato un grande sacerdote, innamorato della sua missione, persona semplice, capace di stupore, meraviglia ed entusiasmo, sempre disponibile …” (chi lo conobbe ricorda il padre Maugeri sempre col Rosario in mano) “… e tuttavia interrompeva la preghiera per parlare con gli altri, e sì che lo accostava tanta gente, per ragioni artistiche, per trovare in lui l’esorcista, ma soprattutto come sacerdote, perché ha fatto il prete facendo il prete, senza apparire sui giornali, perché questi sono i tratti che la gente cerca in un sacerdote”.
Anche don Sebastiano Leotta, vicedirettore dell’Ufficio Liturgico diocesano di Acireale, intervenuto subito dopo per relazionare su “padre Maugeri musicista”, lo aveva conosciuto sin da bambino, e aveva avuto con lui, negli anni, assieme ad altri sacerdoti, una fitta frequentazione musicale, perfezionando la liturgia attraverso la musica. Ha precisato come il sacerdote, autorizzato dal Vescovo, si recasse ogni anno, per un mese, a Como, nella cui Scuola Diocesana di Musica Sacra aveva conseguito nel 1960 il diploma di canto Corale ed Organo, e dove ebbe modo di frequentare il maestro Picchi ed altri nomi notevoli della musica sacra. “Nella sua vasta produzione musicale Padre Maugeri non si ferma a un solo ambito – ha detto don Leotta – ma pensa e scrive musica sacra destinata a tante fasce, dalla scuola parrocchiale al coro della cattedrale; compone musica sacra per la liturgia, e compone anche musica profana, ha ricevuto molto dalla corrente ceciliana, aggiornandosi fino al Concilio Vaticano II, e ha lasciato un repertorio vastissimo cui attingere, un’opera di musicista e compositore a 360°, ma con uno stile personale e caratteristico”.
A questo punto Giuseppe Portale, autore di studi e inchieste sul soprannaturale, ha voluto offrire un proprio contributo su “padre Maugeri esorcista”, riportando alcuni episodi, molto forti e drammatici, relativi alla sua esperienza in questo campo, riportatigli testualmente dal sacerdote stesso, nel corso di interviste rilasciate durante la stesura dei suoi scritti.
In conclusione, l’intervento dell’autore. Il prof. Salvatore Licciardello, legato a “don Nino” da anni di frequentazione e di comuni interessi, si è soffermato sulla motivazione e la genesi del libro: “Non si poteva lasciar passare il 2018 senza parlare di padre Maugeri, il rischio che si corre oggi è la smemorizzazione, specie per i giovani, che oggi vivono solo col cellulare in mano. Sacerdote o musicista? Le due cose si intrecciano in un tutt’uno. Per me che l’ho conosciuto personalmente – insieme fondammo nel 1990 la “Corale Polifonica don Antonino Maugeri” – non si poteva perdere questa memoria. Il titolo del libro, Tutto quaggiù è armonia, è anche il titolo di una sua composizione inedita…”
Dopo aver accennato ai tanti luoghi, anche fuori dalla Sicilia, dove il nome e le musiche di don Maugeri sono conosciuti, l’autore ha voluto sottolineare alcune particolarità, a dimostrare il forte legame del sacerdote con la sua Randazzo: “nonostante avesse vissuto quasi 70 anni ad Acireale, gli era rimasta la tipica inflessione dialettale randazzese, credo poi che avesse voluto raccogliere l’eredità del grande musicista randazzese Erasmo Marotta…”, inoltre era rimasta sempre viva in lui la memoria e la scuola dell’arciprete mons. Giovanni Birelli, nel 1938 aveva composto un brano musicale dedicato al beato Luigi Rabatà, il cui culto è tanto vivo a Randazzo, era molto legato al suo fondo in contrada Statella, e infine, nel 1982, aveva musicato una melodia di ringraziamento per lo scampato pericolo corso dalla città durante l’eruzione dell’Etna dell’anno precedente”.
“Randazzo è rimasta sempre nel suo cuore – ha concluso Licciardello – ad Acireale si sente tanto la sua assenza, ma credo che Randazzo debba conservare memoria di padre Maugeri, magari dedicandogli una via, una targa, il prossimo 4 settembre (anniversario dalla nascita, n.d.r.) non fatelo passare in sordina, fate qualcosa per questo vostro illustre concittadino”.
Maristella Dilettoso