Günter Beaugrand, Il vescovo che disse “no” a Hitler, Edizioni San Paolo 2021, pp. 276, euro 22,00.
Quando, nel marzo 1946, Clemens August conte von Galen tornò da Roma, dove papa Pio XII lo aveva da pochi giorni creato cardinale, la popolazione lo accolse trionfalmente davanti alle rovine del duomo di Münster, quasi completamente distrutto dai bombardamenti.
Nell’ora più buia della storia tedesca egli aveva osato tenere testa apertamente e senza protezioni al criminale regime di Hitler. E la nomina a cardinale era il ringraziamento del pontefice per la sua tenacia.
Fu la forza della sua coscienza che gli consentì di diventare un eroe dell’opposizione cattolica alla dittatura nazista. Negli anni del suo servizio da parroco non si era segnalato per particolari iniziative o per innovative proposte pastorali. Ma di fronte alla barbarie nazista seppe assumersi le sue responsabilità di vescovo e di testimone del Vangelo.
Il vescovo Clemens August von Galen si schierò contro la dittatura nazista
Le tre celeberrime prediche del 1941, riportate in appendice insieme ad altri suoi interventi e a una vibrante lettera di protesta indirizzata al Führer, hanno conservato fino a oggi tutta la loro intensità e attualità. Esse rivelano in maniera impressionante con quale coerenza e coraggio von Galen si schierò contro l’arbitrio dello Stato e si impegnò per il diritto alla vita di ogni essere umano.
GÜNTER BEAUGRAND 1927) è un giornalista, storico e biografo tedesco. Ha studiato con particolare interesse il drammatico periodo della terribile dittatura nazista e della difficile ricostruzione nel periodo post-bellico della sua patria. Oltre all’opera sulla figura del cardinale von Galen, è di grande pregio la sua opera dedicata al primo cancelliere della Germania liberata, Konrad Adenauer.