Libri / Col suo “Diario sottovento” Rosalda Schillaci guarda il mondo attraverso gli occhi dell’anima

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Sentimento, introspezione e grande padronanza di linguaggio hanno caratterizzato la presentazione, organizzata dal Circolo Bohémien e dall’Associazione Costarelli, del nuovo libro di Rosalda Schillaci “Diario Sottovento” – certe tempeste incerti angoli di vita, Algra Editore. La presentazione ha avuto luogo sabato 21 scorso, nel salone Costarelli di Acireale; dove hanno dialogato con l’autrice l’editore Alfio Grasso e la giornalista Maria Cristina Torrisi.

Alfio Grasso, Rosalda Schillaci e Maria Cristina Torrisi

Rosalda Schillaci, che ama il gioco di parole e dimostra di possederne conoscenza e soprattutto grande padronanza, con questo libro, ha voluto condividere e, allo stesso tempo, coinvolgere il pubblico in un’esperienza emotiva molto forte, in un viaggio che richiede davvero tanto coraggio.

Quelle certe tempeste in certi angoli di vita ovvero quelle malattie dell’anima, da cui nessuno è immune e che non si vedono in superficie ma che lasciano segni esteriori e soprattutto conseguenze visibili – perché il corpo cambia, si spegne la luce della vita dentro agli occhi di chi soffre e cambia la percezione di ciò che ci sta intorno ed anche la considerazione nei confronti degli altri – fanno nascere l’esigenza di estraniarsi dal mondo circostante attraverso un viaggio, un percorso interiore come quello che è riuscita a compiere l’autrice stessa, e che ci permette di conoscere meglio noi stessi. Seppur metaforicamente, ma riuscendo a trasmettere sensazioni fisiche e reali, Rosalda ha provato ad uscire dal suo corpo mortale per guardare il mondo attraverso gli occhi della sua anima e osservare; scrutando, ha trovato il dolore, l’indifferenza e tante maschere umane che sfilano quotidianamente sul palcoscenico della vita. Ma Rosalda è voluta andare oltre l’apparenza e la parvenza, ed incoraggia i lettori a fare lo stesso, sbirciando più in profondità, esplorando l’intimità dell’anima alla ricerca di un “io” incontaminato nel quale ritrovare la luce della propria luna…

Rosalda Schillaci

Mettendo a nudo i suoi stessi dolori dell’anima, attraverso una prosa raffinata e vibrante, l’autrice rivela l’evoluzione di un’anima che riesce a raggiungere il traguardo della vittoria, dopo le sofferenze patite. Un libro, dunque, che parla di speranza, in un percorso caratterizzato da 7 tratti che delineano una porzione di esistenza, un segmento di un tutto unitario che ha la funzione di rimettere ordine nel caos umano.

Rosalda è nata a Catania nel 1961, mostrando fin dall’adolescenza accenti spiccati verso gli studi umanistici; nel 2014 ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura per  essere voce e testimone di un mondo confuso e sottomesso, nella perenne lotta del riscatto. Nel 2017 ha pubblicato la sua prima raccolta di versi  “Infiniti definiti”; nel 2018, vincitrice del premio “Turiddu Bella”, pubblica “Istintu di Jinestra”. Tra i numerosi premi, ne ha ricevuti anche due alla carriere “Una vita per l’arte” e “Vittorio Ribaudo”.  

                                                               Cristiana Zingarino

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