In occasione dell’80° anniversario dello sbarco Alleato in Sicilia, l’amministrazione comunale di Randazzo ha voluto ricordare i tragici bombardamenti dell’aviazione anglo-americana che, dal 13 luglio all’11 agosto 1943, tanti danni arrecarono alla stessa città. E lo ha fatto con la presentazione, nel cortile interno del collegio salesiano “San Basilio”, di uno studio ben articolato condotto dal giornalista e scrittore Alfonso Lo Cascio. Studio pubblicato nel suo documentatissimo libro dal titolo: “1943: la Reconquista dell’Europa. Dalla Conferenza di Casablanca allo sbarco in Sicilia“. La manifestazione ha avuto il patrocinio della Regione Siciliana.
In apertura, i saluti introduttivi di rito dell’assessore comunale alla Cultura, nonché vicesindaco, Gianluca Anzalone, e del deputato regionale Anthony Barbagallo.
Indi il dott. Giuseppe Mazzaglia, per tanti anni funzionario presso l’assessorato al Turismo della Regione Siciliana, ha presentato il bel volume di Lo Cascio. E si è particolarmente soffermato su quei tragici giorni del luglio-agosto 1943 che hanno visto coinvolte tante città della nostra Isola.
1943 e i bombardamenti di Randazzo
Il 1943, infatti, può a ragione essere considerato un vero e proprio punto di svolta della Seconda Guerra Mondiale. La notte fra il 9 e il 10 luglio di quell’anno, infatti, non fu solo il momento dello sbarco degli Alleati in Sicilia. Ma fu anche il giorno in cui ebbe inizio la vera e propria “Reconquista” dell’Europa, con quella quella lunga rincorsa che si concluderà poi soltanto a Berlino. E riporterà finalmente il Vecchio Continente nell’alveo della libertà e della democrazia.
Ma è soprattutto la scelta operata nel gennaio ’43, nella Conferenza di Casablanca, quella della “resa senza condizioni” che determinerà il punto di non ritorno. Dopo quella risoluzione, infatti, nulla sarà più come prima.
Attraverso il racconto di quegli avvenimenti, il bel libro di Alfonso Lo Cascio ripercorre le tappe di quanto accadde proprio in quei mesi. A partire dalle premesse che favorirono l’incontro ed i contatti tra gli Alleati. Incontri che portarono ad una maggiore unità di intenti e ad obiettivi comuni. Ripercorre le ragioni degli assenti, ma anche di coloro che furono “costretti” a prendere parte alla Conferenza. Ed infine le decisioni che ne scaturirono, consegnate alla storia con la dichiarazione finale e gli accordi per il proseguimento del conflitto. Sino alla resa senza condizioni delle forze dell’Asse italo-tedesche-nipponiche.
I bombardamenti del 1943 rasero al suolo Randazzo
Anche la medievale città di Randazzo, in quella calda estate del 1943, ebbe ingiustamente a pagare un prezzo altissimo. Con ben 84 incursioni aeree che dal 13 luglio all’11 agosto la rasero letteralmente al suolo. Fu una vera e propria apocalisse che cancellò ineluttabilmente molte testimonianze di un lungo passato storico ed altamente significativo. E consegnò al presente qualcosa di completamente diverso, caratterizzandone, purtroppo irreversibilmente, il futuro.
Destino volle, infatti, che attorno a Randazzo, e su Randazzo, colpevole solo della propria posizione geografica in quanto storico nodo viario sin dal medioevo, si scontrassero le forze non ancora del tutto vittoriose degli alleati anglo-americani e le forze tedesche, non ancora del tutto dome, in ritirata.
Il cielo sopra Randazzo fu solcato per ben trenta giorni, da aerei da guerra carichi di mortali ordigni sganciati sulla città senza alcuna pietà.
Le conseguenze sono ancora oggi visibili nelle orrende mutilazioni di alcuni cittadini che, allora bambini, ne portano ancora i segni. E anche nelle macerie riaffioranti ancora qua e là.
Una disamina attenta e scrupolosa degli eventi
Alfonso Lo Cascio, da molti anni impegnato nell’ambito del volontariato culturale, è tra i fondatori di BC Sicilia, associazione a carattere regionale che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, di cui oggi è presidente regionale.
L’autore, nel suo ben articolato volume, ci offre, altresì, una completa e dettagliata cronistoria di quanto svoltosi nella Conferenza. Come, per esempio, la ricostruzione giorno per giorno di ciò che avvenne nell’Anfa Camp, la zona militarizzata creata appositamente e posta sotto la stretta vigilanza dei soldati americani. Al suo interno vi si svolse la Conferenza.
Ci vengono descritte, inoltre, le conseguenze della riunione di Casablanca con le varie reazioni in Italia sia da parte del regime fascista, che della monarchia nonché del Vaticano. Ed ancora, i motivi per cui gli Alleati scelsero di invadere la Sicilia con tutti i complessi preparativi dell’Operazione Husky, il più grande intervento anfibio nel Mediterraneo. Infine le varie strategie militari propedeutiche a confronto di cui si dibattè non poco.
Immancabile, infine, quando si affronta l’argomento, un capitolo sul ruolo della mafia nello sbarco. Tema che ha visto per molto tempo contrapporsi tesi diverse, anche alla luce dei nuovi documenti resi disponibili dagli archivi militari americani, inglesi ed italiani. Ed in ultimo, il momento in cui si materializzarono le conclusioni della Conferenza. Cioè l’occupazione del “ventre molle dell’Asse”, con gli Alleati che muovono il primo attacco alla “Fortezza Europa” e conquistano, in appena 40 giorni, l’intera nostra Isola. Per poi proseguire nell’Italia continentale e da lì sino in Germania.
Il volume si conclude poi con una ben documentatissima bibliografia per chi volesse ulteriormente approfondire l’argomento su quei tormentatissimi mesi ed anni prodromici alla formazione della futura Alleanza Atlantica ed ai successivi blocchi contrapposti.
Giuseppe Portale