22 luglio 2022, arrivo al “Pino verde”, delizioso locale della costa jonica, siamo a Marina di San Marco, le luci e i colori sono quelli del tramonto. C’è la presentazione di un libro dal titolo molto invitante “Itaca, viaggio in un racconto dell’anima”.
L’autore, Luciano Mirone, vanta un curriculum di pubblicazioni di tutto rispetto. Giornalista della carta stampata e televisivo, ha pubblicato 13 libri ed è anche autore di un monologo dal titolo “Uno scandalo italiano”.
Il pubblico viene accolto dalla padrona di casa, organizzatrice dell’evento, Ida Bonfiglio. Il mare si sta colorando di rosa e, mentre la luce del giorno lascia il posto alle ombre della sera, ha inizio la presentazione.
Relatrice dell’opera la professoressa Marinella Fiume, un nome che è una garanzia in campo letterario.
Tra un dialogo con l’autore e interventi finali del pubblico, tre letture a cura di Mariella Di Mauro, Rossana Spadaro e Alessandro Aricò, i presenti vengono invitati a immergersi nel mondo di Luciano. Il cui racconto è cosi forte, impetuoso e legato alla mia Sicilia di cui anche io sono figlia, che non posso non immedesimarmi nel racconto vivido e forte. Perché in fondo è il racconto di noi tutti, di una terra amata. Con la consapevolezza delle sue ferite, a volte sanate a volte mai guarite.
Itaca, autobiografia di Luciano Mirone
Il testo è una autobiografia, nei meandri della memoria, di una vita vissuta intensamente insieme ad una figura cardine che è quella del padre, ufficiale dei carabinieri. In una Italia lacerata da episodi cruenti, passano attraverso il racconto dell’autore decenni della storia del nostro paese.
Una peregrinazione da un luogo all’altro nel seguire il genitore, che si sposta per motivi di servizio, porta con mano prima il piccolo spettatore, poi il figlio ormai adulto, a vivere e condividere con la figura paterna gli accadimenti che hanno mutato completamente il volto della Sicilia.
La mafia della Sicilia occidentale diventa la mafia di tutta l’isola. E la gente perbene, impegnata a voler cambiare e sgretolare questo terribile fenomeno paga cara il suo impegno. Tanti i nomi citati da Giuseppe Fava al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, dalle stragi di Capaci al magistrato Borsellino trucidati per il loro impegno.
Itaca è Belpasso dove vive Luciano Mirone
E intanto sullo sfondo del racconto vi è Itaca, silenziosa, impenetrabile che è la Belpasso dove vive l’autore.
Ulisse e Telemaco, padre e figlio. E dopo che Ulisse ha già scritto e narrato la sua storia è il figlio che la divulga, la fa conoscere per non dimenticare. E accompagnando il padre verso il viaggio senza ritorno, lui, figlio ormai grande, lo guarda con dolcezza, con amore. Volendo essere il custode e la memoria di colui che, dopo aver tanto vissuto, peregrinato, inseguito, sognato, ora è pronto ad accomiatarsi da tutto questo. Ma sereno, perché, anche se forse non se lo sono detti a parole, sa bene che il suo Telemaco non farà morire la sua memoria.
Gabriella Puleo