Libri / “Dare la vita per gli amici”: la vita di Odoardo Focherini, il primo giornalista proclamato Beato

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Nel recensire i due libriccini sulla vita di Odoardo Focherini, presentiamo brevemente la sua figura. Odoardo nasce a Carpi nel 1907 da genitori di origini trentine. Da giovane curò un giornalino per ragazzi che diverrà strumento di collegamento regionale e poi nazionale per i ragazzi dell’Azione Cattolica in Italia e sul quale pubblicò i suoi primi articoli. A 23 anni sposa Maria Marchesi e presto arrivarono ben sette figli! Nel 1934 venne assunto dalla Cattolica Assicurazioni di Verona divenne poi ispettore della compagnia assicurativa e svolse il suo incarico nelle zone del Nord Italia. Nel 1936 diviene ufficialmente presidente di Giunta dell’Azione cattolica di Carpi. Non tralascia l’attività di “giornalista” che nel 1939 sarà come un “secondo lavoro”: diventa direttore amministrativo del quotidiano L’avvenire d’Italia di Bologna. In quello stesso anno l’Italia si allea con la Germania di Hilter e, di li a poco, scoppierà la Seconda Guerra Mondiale. Insieme a don Dante Sala progettò e mise in atto la fuga di cento ebrei. Scoperto dalla polizia, viene arrestato e mandato nel campo di concentramento tedesco di Hersbruck dove morirà il 27 dicembre del 1944.Considerato per la Chiesa cattolica un beato e martire, Odoardo è stimato anche dalle comunità Ebraiche per ciò che ha fatto. Due anni fa è stato proclamato Beato.

Il testo scritto da Giuseppe Bellodi Più di così non si può amare (AVE edizioni) è un racconto sulla sua vita, scritto con stile molto elementare e semplice destinato per bambini dai 7 anni in su,  ideale per percorsi di catechesi.

Quello scrito a sei mani da Ilaria Vellani, Maria Peri, Francesco Manicardi, intitolato Odoardo Focherini. Il sorriso della Santità (edito da LEV) è un testo che offre una sintesi completa della sua esistenza completo di foto di vari documenti. Il Allegato si trova anche un dvd con contentuti multimediali: la testimonianza della figlia Olga, le simpatiche ricerche della nipote, e tante interviste. Questi due testi sono consigliabili per presentare un modello di testimonianza cristiana autentica.

Vediamo la testimonianza e i gesti di Odoardo in una frase del vangelo “nessuno ha un amore più grande di questo dare la vita per gli amici” che Gesù disse nell’ultima cena. La sua vita conferma ciò che Papa Francesco ha detto: “Oggi ci sono più testimoni, più martiri nella Chiesa che nei primi secoli”.

Riccardo Naty