Cosa possono insegnarci i delfini sulla rivoluzione digitale?
In prima battuta non ci verrebbe in mente nulla, ma l’autrice del libro “Freelance digitali”, a tal proposito, ci ha condiviso una lezione molto importante. L’esigenza interiore, che non è solo di un singolo, del necessario ripensamento delle proprie competenze alla luce delle modificazioni culturali, ormai sempre più profonde, ci suggerisce di cavalcare l’onda della rivoluzione tecnologica in corso, come farebbero i delfini. Questi animali, infatti, manifestano un’intelligenza collettiva al servizio di una prosperità collettiva ma anche ai fini della salvaguardia del branco contro i predatori, a differenza di animali che amano invece galleggiare inermi in acque ristagnanti.
E con questo bellissimo esempio il lettore viene assorbito ed accompagnato in un percorso che svelerà lo scenario dentro cui nasce e si configura il freelance ovvero colui o colei che svolgono una qualsivoglia attività autonoma: i suoi connotati, i suoi potenziali, il suo raggio d’azione, i suoi obiettivi e i suoi traguardi.
L’argomento, è vero, appare tedioso, forse riservato a pochi addetti ai lavori e fa presupporre una lettura troppo tecnica e specialistica da farci quasi rinunciare all’approccio; il lettore, però, rimarrà sorpreso dalla capacità dell’autrice di catturare la sua attenzione e di rendere gradevole ed interessante addentrarsi in un capitolo dopo l’altro. Barbara Reverberi, infatti, ci riesce abilmente ad alternare pagine cariche di dati professionali e paroloni a pagine molto pratiche e di pura esperienza di vita, personale e non solo, che spezzano la monotonia e sanno coinvolgere emotivamente il lettore trasformandolo in uno studente che ha voglia di prendere appunti e verso cui l’autrice rivolge consigli e indicazioni quasi materne. È riuscita così a realizzare una guida pratica per diventare imprenditore di te stesso.
Lo scenario, dunque è quello di un mondo del lavoro in profondo cambiamento; a tal proposito, l’attuale emergenza sanitaria causata dal Covid-19 viene chiamata in causa ancora una volta per aver imposto un futuro che stentavamo a raggiungere: stiamo parlando del lavoro da remoto, ormai forzatamente esteso a tutti con lo smart working in azienda e l’e-learning nelle scuole.
Uno scenario lavorativo caratterizzato dalla fluidità del tempo che ha perso i confini ed i riferimenti che limitavano gli spazi di lavoro, della famiglia, delle attività sociali e ricreative penalizzando così la vita privata.
Il libro ci aiuterà a comprendere meglio un mondo del lavoro che costringe a mettersi in gioco e a reinventarsi – perché offre scarse tutele e obbliga a creare lavoro lì dove lavoro non c’è – e che tende esponenzialmente al digitale. Ci aiuterà a prendere consapevolezza del cambiamento in cui siamo tutti coinvolti, quello cioè della rivoluzione digitale; un cambiamento veloce e direttamente proporzionale all’evoluzione della tecnologia. Agendo, infatti, sul web, sui social e sull’ e-commerce, il digitale ha invaso tutti gli ambiti fondamentali del business consentendo anche ai settori ormai saturi di cambiare pelle per sostituire le figure classiche professionali con nuove figure che richiedono competenze più specializzate, ovviamente legate alla Rete.
Seppur prendendo atto di questo cambiamento continuo, di un’evoluzione cioè fortemente legata alla tecnologia, rimane la consapevolezza che l’uomo non si può sostituire nella comprensione della sua mente. Pertanto, rimane fondamentale destinare tempo e risorse alla formazione ed all’aggiornamento che, unitamente alle relazioni dentro e fuori dal web, costituiscono il nuovo patrimonio professionale.
Cristiana Zingarino