Libri / “Iris blu” di Carmela Tuccari: storie umane nelle quali immedesimarsi

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Si è tenuta ieri nella sala Costarelli di Acireale la presentazione del libro di narrativa “Iris Blu”, della professoressa Carmela Tuccari. Ad intervenire l’avv. Mario Di Prima, presidente dell’associazione Costarelli, il direttore de “La Voce dell’Jonio”, Giuseppe Vecchio, la professoressa e giornalista Rita Messina, l’autrice, Carmela Tuccari. Ad allietare la serata, la lettura di alcuni tratti dell’opera con sottofondo musicale di chitarra.
Ad inizio incontro Mario Di Prima ha mostrato al pubblico le attività organizzate dall’associazione: “Promotrice di appuntamenti, di arte, letteratura e serate di confronto”, ha detto, tra l’altro, il presidente.
Giuseppe Vecchio sin da subito ha precisato che il libro merita attenzione e che la raccolta di racconti della professoressa Tuccari è singolare.  Ha presentato in seguito la casa editrice “Il Convivio”, che ha curato il lavoro e che ha sede a Castiglione di Sicilia.

L’editore Giuseppe Manitta ha aggiunto, tra l’altro: “Siamo tra i pochi editori a pubblicare il teatro contemporaneo. In “Iris Blu” sono presenti sottotitoli riguardanti elementi del sentimento umano. Attraverso la lettura dell’opera di Carmela Tuccari emergono dei caratteri umani nei quali è possibile immedesimarsi. Questo è il lato esterno macroscopico. Abbiamo anche dati particolari – continua. Il rapporto tra l’autrice e la realtà è molteplice, abbiamo i suoi ricordi, la descrizione di luoghi che ha visto. Carmela si ammala di sicilianitudine; ha un profondo attaccamento per la Sicilia. Non abbandona quest’ultima,  il rapporto di amore – odio che aveva Sciascia nei confronti di questa grande terra lo ha anche Carmela. Presente anche il contrasto tra innovazione e tradizione. Memoria, fantasia ed altri elementi vanno a confluire in un unico racconto. La chiusura è legata ad una sorta di amarezza, il cambiamento del progresso può migliorare le cose o deteriorarle”, conclude Manitta.
In seguito Rita Messina, come la stessa Tuccari ha affermato, ha spiegato più di quello che l’opera dice.

“Iris blu” ha tante sfaccettature che vanno a racchiudere la vita di tutti noi – ha detto la professoressa -. Ho pensato all’iris come un fiore che produce fioriture, l’ho associato alla molteplicità di aspetti che il libro ci offre. Otto brevi racconti danno vita ad un’opera con struttura ad anello, nel suo interno sono offerte moltissime possibilità ai lettori. Libro che può andare bene per tutte le fasce di età, parla soprattutto ai giovani ed offre loro moltissimi spunti di riflessione. In un racconto predomina il concetto di solidarietà, tratta la storia di due coniugi che non hanno avuto figli; nella loro famiglia entrerà a far parte una nuova persona attraverso l’adozione a distanza. Per quanto concerne “Il risveglio” è un racconto molto delicato; una ragazza è catapultata nel tunnel, poi intravede la luce, la vita. Lettura che suscita riflessioni. Altro elemento importante il contrasto tra la tecnologia esagerata e l’arretratezza di sentimenti. Il quotidiano è scritto, possiamo decidere di guardarlo in faccia o meno. Un altro racconto parla di una bella ragazza che ha un fidanzato, una cerchi di amici, ma che non riesce a trovare la serenità, cerca la non razionalità, qualcosa che le dia conferma e il piacere di vivere. Troverà poi la pace e la serenità”, conclude Messina.
L’incontro è giunto al termine con l’intervista di Rita Messina e del direttore alla stessa scrittrice. Quest’ultima ha spiegato che i suoi racconti sono realtà e fantasia insieme, che scrive la mattina, la sera pensa ed elabora, che non esiste età per scrivere e che sta già pensando ad un prossimo lavoro.

                                                                                                                                                                                                                         Graziella De Maria

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