“E sento la mia sera”, titolo suggestivo della nuova pubblicazione di Antonio Bonanno: nelle sue poesie, l’autore rivela la profondità del suo spirito, attraverso l’ideale proiezione di originali immagini.
Vibranti i contenuti, densi di sensazioni, che inebriano l’ essere e lo immergono nel mondo dei sogni, dove non c’è posto per la realtà: il poeta approda ad un umanesimo al di là del tempo, svelando la bellezza dell’anima e i suoi riflessi, venati talvolta da un sottile senso di smarrimento, talaltra soffusi d’intenso sentimento vissuto nella quotidianità, alla luce dell’amore.
Il libro, con acuta prefazione di Gregorio Monaco, è dedicato dall’Autore ai genitori, con una loro significativa foto, da cui trapela un forte legame. E’ suddiviso in due sillogi: “Incerto cammino- Tra Sogno e Infinito”, con detto di Alda Merini; “L’Amore e oltre”, con detto di Giuseppe Ungaretti.
La poesia di Antonio Bonanno è abbastanza comunicativa: il lettore ne viene inebriato, indotto a rientrare in se stesso alla ricerca di emozioni, da cui trapelano segreti, innestati nell’essere, forse in grado di chiarire i recessi misteriosi dell’anima. La vita appare nel suo cammino: amore per la propria terra e per “antiche civiltà contadine”; amore per la “Montagna”, interesse per il suo magma, per la rigogliosa natura della Sicilia.
Affascinante, la foto 1987 di un meraviglioso albero; inoltre, la foto di “Antiche mura”, con la campagna incolta, con le sue ginestre, con gigli tra ortiche. Inebriante, la musica sublime del mare, con relativa foto, stupenda.
Antonio Bonanno, attraverso la voce dell’Infinito, manifesta il suo amore sconfinato per la parola, per la libertà, per il sogno “dove tutto è luce”, senza alcuna ombra d’ipocrisia.
Il coraggio alimenta la vita intima del poeta e lo fa vivere in una testimonianza spirituale, traducendo le sue esperienze in virtuali proposte di vita, attraverso il linguaggio poetico, innovativo: quasi inconsapevolmente dalla sua esistenza esso si sprigiona in bagliori, trasmettendo al lettore, nel nostro tempo di vita difficile dove non c’è più lo spazio del passato per la poesia, il desiderio d’immergersi nel mondo sempre nuovo dell’Arte, trovando così la forza di dare un senso sublime alla propria vita.
Credere nella potenza della parola leale potrebbe essere un riflesso del “Logos” divino. La poesia “Maria”, a fianco di un’artistica foto della Madonna con il Bambino, è un inno di gioia, di fede, di amore per un mondo di pace contro la “stupidità della guerra”: l’umanità intera invoca Maria, quale Madre di vita e pace. Da segnalare la magnifica copertina, molto allusiva al titolo. Nel retro, foto dell’Autore, sia delle poesie che delle foto; cenni biografici, pubblicazioni e riconoscimenti.
Antonio Bonanno, E sento la mia sera, Edizioni Nuova Prhomos, 2018, Città di Castello (PG)
Anna Bella