Libri / “La comunità di Aci Platani” di Giovanni Centamore, memoria di un itinerario di storia e di fede

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relatori della presentazione libro di Centamore

Lo scorso 15 ottobre nella chiesa Madre di Aciplatani, l’autore Giovanni Centamore ha presentato il suo nuovo libro dal titolo “La comunità di Aciplatani”. Un “itinerario di ricerca e fede, arte e storia”. La serata è stata introdotta dai saluti istituzionali del sindaco Roberto Barbagallo e dalla presenza dei due relatori, Don Salvatore Coco e Don Antonio Pennisi. L’incontro è stato coordinato da Cristina Trovato. “La memoria non è mai inerte, né solo nostalgica, ma si trasforma in consapevolezza, quando spinge ad affrontare il presente, ancora prima del futuro”.

Il primo a prendere parola è stato il sindaco di Acireale: “La mia presenza qui non è solo in veste istituzionale ma anche perchè sono orgogliosamente figlio della comunità platanese. Sono cresciuto nei luoghi che l’autore descrive e sono riuscito, leggendo le pagine del libro, a catapultarmi nei luoghi della mia infanzia e giovinezza. Ricordo la chiesa Madre, l’oratorio da bambino, tutti i momenti belli passati insieme. Anche solo sfogliando le pagine, è chiaro che si tratta di un libro di comunità e società, fatto di flashback e ricordi. Il mio invito è quello di leggerlo e di tramandarlo ai giovani di oggi, per ricordare l’amore verso il passato e vivere il presente della frazione platanese”.

presentazione libro Centamore
Da sinistra: il sindaco Roberto Barbagallo, don Salvatore Coco,e don Antonio Pennisi. Foto G.Fichera

Aci Platani / Gli interventi sul libro di Giovanni Centamore

Il secondo intervento è stato a cura di Don Salvatore Coco, parroco della chiesa Madre di Aci Platani. Non solo ha curato la prefazione del libro, ma ha anche dispensato consigli all’autore durante gli anni di studio della frazione acese. Per una lettura più proficua, Coco ha evidenziato alcune pagine salienti. “La chiave di lettura per affrontare questo libro è quella di curare la memoria in modo da insegnare alle nuove generazioni non solo l’esperienza di fede ma l’amore, la vicinanza e la sorellanza verso la comunità platanese. D’altronde, historia magistra vitae! Sapere vivere il proprio territorio significa, per prima cosa, prendersene cura, senza sfuggire alle difficoltà che si presentano, dimostrando di essere figli di una collettività di appartenenza!”

Successivamente ha preso la parola Don Antonio Pennisi, che in un importante intervento nei confronti della sua ex Parrocchia, che ha servito per oltre quindici anni, ha espresso il forte legame dettato da profonda fiducia nei confronti non solo dei fedeli ma soprattutto verso la comunità platanese.

“Leggendo questo testo mi è subito tornata in mente una frase de ‘Il piccolo principe’ di Antoine de Saint-Exupéry. È molto semplice: ‘Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi’. E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”. Con una bella metafora, infatti, Don Pennisi paragona la rosa alla comunità platanese, di cui giorno dopo giorno, si prendono cura.

“Il frutto di un lavoro durato tanti anni si è finalmente materializzato – ha detto l’autore. – Il mio contributo, mediante questo libro altro non che è un coinvolgente itinerario di ricerca sulle origini e le tappe più significative che hanno segnato la storia della popolosa comunità platanese. Si tratta di un testo che si compone di quindici capitolo che consentono al lettore non solo di conoscere meglio Aci Platani ma di riflettere sulla sua specificità e sulle tante personalità che negli anni hanno arricchito la sua storia. Tutto ciò nella consapevolezza che ogni luogo, piccolo o grande che sia, ha un proprio passato che vale la pena di riscoprire e narrare.

Proprio per questo, l’autore ha preparato una proiezione di 130 fotografie d’epoca, frutto di attente ricerche nei vari archivi. A conclusione dell’evento, Centamore ha ringraziato i presenti e l’intera comunità platanese, “senza la quale tutto ciò non sarebbe mai stato possibile”.

Giorgia Fichera

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