Libri / “La cura dell’anima” di don Salvatore Coco: avere coscienza di sé per trovare il senso della vita

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Nel salone parrocchiale di Santa Maria La Stella, frazione di Aci S. Antonio,  ha avuto luogo la presentazione del libro del parroco don Salvatore Coco, “La cura dell’anima, Grammatica della vita interiore”, Carthago edizioni.
Presenti, l’autore don Salvatore Coco; il presidente della casa editrice, dott. Edgardo Liggeri; don Vittorio Rocca, docente di Teologia morale allo Studio teologico “San Paolo” di Catania, autore della prefazione; il sindaco di Aci Sant’Antonio, dott. Santo Caruso; un pubblico formato da attenti parrocchiani e da intellettuali del territorio.
Serata interessante, che ha impegnato ciascuno a rivedere lo stato della propria anima con un tocco di spirito critico. Presentatrice, l’arguta pubblicista Ester Giarracca.
Il coro “Regina Pacis” di S. Maria La Stella, diretto da Nadia Russo, composto da simpatiche giovani donne, si è esibito in bei canti; esperti i due giovani artisti, il violinista Antonino Capizzi e il pianista Giuseppe Castorina. Lettore, dalla chiara dizione, di alcuni singolari passi del libro, Salvo Russo.
Don Vittorio Rocca rievoca i suoi primi anni di sacerdozio, la conoscenza di don Salvatore Coco, oggi uno dei canonici della Basilica Collegiata di San Sebastiano di Acireale.
Sostiene come il testo sia profondo, e affronti tematiche quasi dimenticate: la grammatica della vita interiore. Si è consapevoli oggi d’essere anima? Ovvero avere il cielo dentro di noi?
Compito dell’uomo: essere attento a tale spiritualità, di cui anche i Greci  parlavano. Il teologo  addita in Coco colui che ci sta ricordando questa verità: il  prendersi cura dell’anima significa essere coscienti di noi stessi. Don Rocca sottolinea come ciò significhi anche prendersi cura del mondo, di conseguenza non è un ripiegamento su se stessi: chi è attento alla propria interiorità, sarà capace di cambiare il mondo. L’anima è luce che fa trionfare la vita.
Segue un intermezzo musicale che offre al pubblico un momento di gioia. Salvo Russo legge un brano del libro sull’interiorità.
Il sindaco Caruso osserva acutamente che, per non fare prevalere la parte buia che è dentro di noi, bisogna ricorrere alla sinergia e alla collaborazione, facendo emergere la luce che è in noi.
Ester, la presentatrice, rileva che nel lungo tragitto della vita bisogna valorizzare le relazioni stabili e autentiche; infine elogia la verve creativa del parroco, ringraziandolo.
L’intervento del dott. Liggeri verte sul coraggio di conoscere se stessi, citando don Coco e passi biblici: far emergere attraverso il cuore la bellezza dell’essere. Infatti, la ricerca del senso della vita spinge l’uomo ad un viaggio attraverso un percorso sapienziale.
Liggeri testimonia la presenza divina che guida le azioni:  ”viaggia per te stesso in te stesso”, citazione di don Coco sulla scelta di far trionfare la vita. Ancora, la lettura di Salvo Russo su un altro brano del libro riguardante la pienezza di gioia in Dio; il discernimento, ovvero la differenza tra bene e male.
S’inserisce Ester Giarracca con lo choc delle paure dei frutti avvelenati: la solitudine, la vecchiaia,  la morte. Ultimo pezzo biblico: Marta e Maria.          Don Coco prende la parola, rilevando l’urgenza del dialogo in una società difficile, dove ognuno cammina per i fatti propri, mentre bisogna trovare una piattaforma che ci unisca. Richiama Socrate con la sua specificità dell’uomo, e Platone, notando come nel nostro tempo ci siamo staccati dall’interiorità, con il prevalere delle incomprensioni. Con concretezza l’autore chiarisce che partire dalla cura dell’anima significa volere una società rappacificata; esigere il discernimento all’interno di un’esperienza spirituale; conquistare il respiro di una dimensione nuova, mentre spesso si agisce per impulsività.
Infine, l’accenno alla malattia, alla solitudine, alla morte e alla relativa paura che c’incatena e ci paralizza, mentre la morte apre l’incontro con Dio. Il coro ”Regina Pacis” allieta il pubblico con un significativo canto.
Ester Giarracca  conclude la serata con l’ augurio di essere una persona unica nel mondo; prendendo tra le mani il proprio essere si accendono le luci di un nuovo giorno.

Anna Bella

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