Libri / La preghiera come “respiro dell’anima”nel libro postumo di don Giuseppe Russo

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La preghiera deve costituire la pista privilegiata sulla quale la vita del cristiano deve  muoversi ed orientarsi: questo obiettivo si pone di sviluppare il testo ‘Sulla necessità della preghiera – Pregare col Padre Nostro’ che, pubblicato dalle ‘Edizioni Carthago’ nella  ‘Collana di Studi Biblio-Teologici’, vede la luce a poco più di due anni dalla scomparsa dell’autore sac. Giuseppe Russo, dal 1975 al 2017 (dunque per ben 42 ininterrotti anni!) parroco della comunità cittadina di ‘Santa Maria degli Angeli’ (agli acesi meglio nota quale ‘chiesa di Maria Bambina’).
Il testo, la cui pubblicazione era stata all’autore sollecitata da parte di numerosi fedeli e figli spirituali, è stato ora pubblicato a cura della comunità parrocchiale e del nuovo parroco, sac. Calogero Frisenda, sodale della Congregazione dell’Oratorio acese di San Filippo Neri, con il contributo dei proff. Gregorio Monaco e Pina Borzì. Essi, a lungo collaboratori del compianto parroco nello svolgimento dell’azione pastorale, sono stati in quest’occasione revisori degli appunti a suo tempo personalmente curati da don Giuseppe, e che sono stati ora riprodotti nel testo, dopo avere costituito il frutto di una serie di meditazioni pastorali da lui proposte alla comunità parrocchiale.
La preghiera costituisce il ‘respiro dell’anima’ per ciascun battezzato e senza di essa non è assolutamente possibile incamminarsi lungo il sentiero di fede che conduce alla santità. Come afferma Sant’Agostino, ‘tutti dobbiamo pregare, perché ciò significa lasciarsi amare da Dio’: la preghiera è, dunque, da considerarsi come esperienza di coinvolgimento personale nella vita di Dio e dei fratelli e non è certamente casualità che siano stati proprio gli Apostoli a chiedere al Signore che insegnasse loro a pregare. Il testo sviluppa progressivamente nelle varie sezioni il concetto di preghiera come ‘colloquio’ con Dio, che Gesù ci insegna a chiamare con il dolce appellativo di ‘Padre’ ed al quale l’uomo presenta le proprie necessità spirituali e materiali.
La preghiera, dunque, costituisce sempre un’esaltante esercizio di continua crescita spirituale, un’esperienza che la comunità di ‘Santa Maria degli Angeli’ nella fattispecie ha potuto per parecchi anni vivere e sviluppare al fianco di un pastore premuroso ed attento, che ha sempre pienamente avvertito la responsabilità dei fratelli che il Signore ha voluto affidare alle sue ‘cure’ e la cui incessante opera è destinata a rimanere assolutamente indelebile nei cuori di tutti nonostante l’inesorabile scorrere del tempo.

Nando Costarelli

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