È stato presentato nella Biblioteca Zelantea di Acireale, alla presenza di un folto pubblico, il libro “La Sicilia bombardata” – La popolazione dell’Isola nella Seconda guerra mondiale (1940-43)”, scritto da Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare. Il ministro Musumeci ha un trascorso da giornalista pubblicista ed ha pubblicato diverse opere e saggi storici sulla Sicilia.
Un evento di rilievo quello organizzato dall’ Accademia Zelantea e Lions Club di Acireale. A cura di Michele Patanè e Mario Arcidiacono l’apertura dell’incontro. Relatori della serata Pinella Di Gregorio, storica e docente universitaria, e Pasquale Almirante, giornalista e scrittore. Moderatore Rosario Faraci, docente e giornalista. A porgere i saluti istituzionali il sindaco di Acireale ing. Roberto Barbagallo.
“La Sicilia bombardata” rievoca l'”Operazione Husky”
Il volume, edito da Rubettino, si avvale della prefazione del ministro per la Cultura, Gennaro Sangiuliano. E “ recupera alla memoria storica e collettiva vicende difficili del nostro passato…’. Un breve saggio storico pubblicato allo scoccare dell’ 80 anniversario dello sbarco in Sicilia delle truppe alleate nella notte tra il 9 e il 10 luglio del 1943 nel corso della cosiddetta “Operazione Husky”.
Lo scrittore utilizza un costrutto letterario particolare, fatto di ricordi, racconti e rimembranze emozionali che “ ci immerge con impressionante realismo in questo passato che racconta una cronaca essenziale, dove parlano soprattutto i fatti”.
Memoria, ricordo e identità risultano incorporati in un meccanismo di recupero che ben si presta ad una ricostruzione memorialistica corredata dal supporto necessario della ricerca di documentazione storica, politica e culturale.
L’uso consapevole di una scrittura immediata ed un lessico semplice, rende il tema argomentativo fruibile e stimolante sia per il neofita che per l’accademico. A raccontare una versione alternativa, seppur realistica, della storia sono i perdenti, gli uomini e le donne protagonisti passivi di “ un periodo fatto di sirene antiaeree che diventano voci amiche”. Vittime civili, distruzione, stenti, disperazione sono frutto dei tragici eventi bellici contro una terra dilaniata ma forte della sua identità.
Nel volume non sono più sufficienti gli strumenti tradizionali. La narrazione esige, infatti, un mutamento di prospettiva. E propone una visione inedita che riesuma una pagina di storia dimenticata e che dissotterra frammenti di una verità nascosta.
Rita Vinciguerra