Libri / La storia della comunità di Piano d’Api nell’avvincente libro di Cettina Scavo e Salvatore Licciardello

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Piano d'Api- Interno della chiesa

Esperti di microstoria, Cettina Scavo e Salvatore Licciardello, sono autori dell’interessante libro “Il crocevia sulla collina”, ovvero la storia della comunità di Piano d’Api, frazione di Acireale, territorio nel XVI secolo indicato con vari nomi: ’Fossa dell’Acqua’, ‘Linati’, ‘Giglio delle Conche’, ‘S. Maria del Lito’.

Piano d'Api- Interno della chiesa
Piano d’Api- Interno della chiesa

Dal secolo seguente fino agli inizi del Novecento, esso è denominato ‘Malovrio’: importante crocevia di comunicazione all’interno del famoso Bosco d’Aci, esteso, secondo una documentazione topografica, “dalle Xiare dello Passaturi sino alle mandre di Pennisi”; pericoloso per la presenza di banditi, al punto che nel 1590 è promulgato il “Bando delle Teste”.

In sei densi capitoli si snoda la storia della graduale trasformazione da economia silvo-pastorale in agricola, nell’arco dei secoli XVI – XIX: vitecoltura, con alberi da frutto, grazie alla prodigiosa produttività del terreno vulcanico, prima ricoperto di ‘sciare’e boschi di bagolari e querce.
Da un punto di vista sociale, si verifica la trasformazione in borgo: alla luce di documenti, nell’800 avviene la formazione di una piccola comunità, insediata in fabbricati rurali; nel 1812, ben 80.000 ettari di terreno dal demanio pubblico passano a notabili privati; emarginati i poveri, con gravi conseguenze in agitazioni, saccheggi, omicidi. Malovrio, a metà 800, rappresenta uno dei casali della terra di Jaci in fase di sviluppo economico. Nel 1860 il Bosco di Jaci è quasi scomparso.

Resti arborei del Bosco di Aci
Resti arborei del Bosco di Aci

Emblematica la volontà testamentaria di Antonio Strano – da pecoraio assurto a ricco possidente – di erigere una chiesa nel vigneto del figlio Sebastiano, legando un lascito di 160 onze.
Nel 1882 è inaugurata la chiesa Maria SS. della Misericordia. Dettagliate le cronache di visite pastorali vescovili e della vita parrocchiale fino al 2015.

E’del primo Novecento la denominazione di Piano di Lapa, assieme a quella di Malovrio, quando avviene l’istituzione dell’ Ufficio postale e delle scuole elementari.
Tra i fenomeni tellurici, è segnalato il terremoto del 1914, 10° grado scala Mercalli.

Significative la presentazione di don Gaetano Pulvirenti, la prefazione, l’appendice di documenti, con note di memorie storiche. Ricca la documentazione fotografica.

                                                                                     Anna Bella

 

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