Nel Salone dell’Istituto delle Suore del Sacro Cuore, Casa Stella Maris di Giarre, è stato presentato il libro “Luigi Giussani. Una rivoluzione di sè” di Davide Prosperi.
La Fraternità di Comunione e Liberazione ha organizzato la serata.
Il libro narra l’esperienza di don Luigi Giussani, fondatore di Gioventù Studentesca. Negli anni roventi del Sessantotto, la ribellione arrivò anche tra le fila del «movimento» di Gioventù Studentesca. Questo fino al 1965 è stato guidato da don Giussani. Circa mille liceali e alcune centinaia di universitari si allontanarono per aderire al Movimento Studentesco.
È lo «scossone più grosso» mai subìto dall’esperienza di Gioventù Studentesca, dirà don Giussani. Dopo l’esperienza di GS, il sacerdote frequentò il Centro culturale Charles Péguy, fondato nel 1964 a Milano da un gruppo di laureandi, laureati e assistenti universitari. Fu l’inizio di quella realtà che di lì a poco prenderà il nome di «Comunione e Liberazione».
Questo testo raccoglie le trascrizioni delle lezioni tenute da don Giussani ai giovani del Centro Péguy dal 1968 al 1970. Lui aveva compreso che le contestazioni giovanili erano il sintomo e la necessità di un forte cambiamento d’epoca. Ancora oggi, la proposta di don Giussani, si rivela intatta, se non ancora più dirompente, in una società segnata dall’individualismo e da un tessuto sociale sempre più logoro. Ma anche da nuove tecnologie che invece di avvicinarci ci allontanano gli uni dagli altri.
Presentazione del libro su don Luigi Giussani: gli interventi
Nella serata sono intervenuti il prof. Carmelo Torrisi, presidente della Società di Storia Patria e don Carmelo Vicari, responsabile Centro/Sud della Fraternità di Comunione e Liberazione. Ha moderato Salvo Di Carlo, presidente del Centro Culturale di Giarre. Ha introdotto l’incontro Carmelina Prestandrea, responsabile diocesano della Fraternità di Comunione e liberazione, che ha precisato l’importanza, per il Movimento, della presentazione del libro.
E’ intervenuto per primo il professore Torrisi, testimone del periodo del Sessantotto come studente universitario della facoltà di Lettere, raccontando l’esperienza vissuta. Ha rilevato in molti passi del libro diverse cose in comune con l’esperienza cristiana che lui ancora esercita in altre associazioni. Quanto diceva Giussani in un momento problematico, il prof. Torrisi lo ritrova ancora valido ed attuale vista la crisi che il mondo vive, anche se diversa da quella del Sessantotto. Il libro, quindi, non è solo ricordare ma anche stimolo per chi vive il momento attuale.

Rispondendo alla domanda del moderatore Di Carlo su come avesse incontrato il Movimento negli anni ‘70, don Vicari ha raccontato che la sua famiglia si era trasferita al nord. E lì aveva incontrato il Movimento in un momento in cui la sua domanda di senso era forte. E proprio con gli aderenti al Movimento è riuscito a trovare una risposta.
Alla domanda se il momento che stiamo vivendo fosse simile a quello descritto nel libro, don Vicari ha risposto che l’incontro cristiano, che dà una visione globale dell’uomo, aiuta nei momenti di crisi rimanendo, quindi, un discorso attuale.
Un’altro punto importante del libro da lui sottolineato è la necessità per ognuno e anche per il Movimento, di costruire la Chiesa.
Mariella Di Mauro