Libri / “Nient’altro che il futuro” del prof. Faraci: coniugare il lavoro con l’innovazione

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presentazione libro Faraci

L’ultimo libro di Rosario Faraci, professore di Economia e Gestione delle Imprese all’Università degli Studi di Catania, giornalista pubblicista, è una pubblicazione a scopo divulgativo sui temi del capitalismo e del ruolo che sono chiamati ad esercitare manager ed imprenditori per abbracciare una nuova visione dell’economia e delle imprese. Si intitola “Nient’altro che il futuro. La prospettiva generativa del fare impresa” ed è stato pubblicato dalla casa editrice romana Edizioni Sindacali di proprietà dell’Unione Generale del Lavoro.

Nei giorni scorsi il libro è stato presentato ad Acireale al Free Mind Foundry. Del campus di innovazione dove trovano ospitalità imprese e start up innovative, è amministratore delegato l’ingegnere Simone Massaro. Ed è stato proprio Massaro ad accogliere nella sua struttura il segretario confederale dell’UGL Francesco Paolo Capone. Questi è venuto appositamente da Roma insieme alla giornalista Ada Fichera, direttrice della collana Pensiero Sindacale, per discutere il libro del prof. Faraci. I dirigenti sindacali nazionali sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla modernità e innovatività di ambienti di lavoro dove interagiscono professionisti, ingegneri, ricercatori e laureati che operano quotidianamente all’interno del Free Mind Foundry.presentazione libro Faraci ad Acireale

Il capitalismo umano di Adriano Olivetti

I luoghi non sono mai neutrali rispetto all’innovazione. Ad Ivrea, subito dopo la seconda guerra mondiale, Adriano Olivetti fu capace di rivoluzionare il modo di lavorare all’interno di un’impresa innovativa che in poco tempo crebbe rapidamente e fece conoscere in tutto il mondo il modello di capitalismo umano nato tra le pareti della fabbrica di comunità. Proprio ad Ivrea, nelle scorse settimane, l’Archivio storico di Olivetti ha accolto la presentazione del libro del prof. Faraci. Qui giornalisti e storici hanno discusso il pensiero di Adriano Olivetti nella prospettiva della generatività, tema conduttore del libro.

Di generatività, ma anche di managerialità, di capitalismo e delle competenze necessarie per guidare un’impresa moderna si è discusso ad Acireale nel corso del workshop riservato a professionisti, imprenditori e giornalisti.

Dopo i saluti del padrone di casa, ovvero l’ingegnere Simone Massaro, è toccato alla giornalista Ada Fichera presentare i contenuti principali del libro del prof. Faraci.
Poi c’è stato il colpo di scena, perché a discutere il libro, moderati dal brillante giornalista Fernando Adonia direttore di Paesi Etnei Oggi, sono stati tre giovani, in passato tesisti del docente catanese. A parti invertite rispetto a quanto avviene durante gli esami universitari, hanno rivolto loro le domande all’autore del libro.

Tre giovani tesisti del prof. Faraci discutono il suo libro

Federica Costanzo, Alessandra Misuraca e Giancarlo Sciuto, oggi sono giovani professionisti che lavorano in aziende e start up del territorio. Ma tutti e tre provengono dal corso di laurea in Economia Aziendale di Catania dove hanno conseguito la laurea triennale prima di proseguire alla magistrale o in master post-lauream. Sono loro che hanno messo sotto torchio il prof. Faraci con domande molto intriganti e piene di spunti.

Il segretario Francesco Paolo Capone ha tratto le conclusioni. Egli, nel richiamare il tema della generatività che è il leit motiv del libro di Faraci, ha auspicato che il mondo sindacale possa abbracciare nuove visioni capaci di coniugare il lavoro con l’innovazione.
Una sfida non facile, ma nemmeno impossibile. Ugl proverà già a portarla in piazza il primo maggio, in occasione della festa del lavoro a Napoli.

 

Maria Pia Risa

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