La raccolta di poesie di Antonio Di Mauro dal titolo “Società Italiana Spiriti” (S.I.S.), è stata presentata per iniziativa dell’Università popolare Giuseppe Cristaldi (Upgc) nella sala stampa del comune di Acireale.
Hanno collaborato il Comune e la Consulta Comunale di Acireale. Ha coordinato l’evento il presidente della UPGC e della Consulta stessa Angelo Pagano. Egli ha aperto l’evento con un breve ma significativo intervento sull’ importanza della sintesi poetica.
Il volume stampato nel 2009, è già alla seconda edizione per la collana “La Collina” diretta da Maurizio Cucchi. E’ intervenuto l’assessore alla Cultura della Giunta acese Fabio Manciagli.
Lo stesso ha subito messo in evidenza quella che in questo periodo è stata una buona fucina nel territorio di “Aci e Galatea”. Ha sottolineato, inoltre, l’ottima attività culturale che la città ha avuto modo di manifestare grazie a quanti, addetti ai lavori e rappresentanti di associazioni, si spendono per investire in termini di cultura partecipata.
Chi è Antonio Di Mauro
La parola è quindi passata ad Enzo Mancuso, storico e saggista, membro del Consiglio Direttivo dell’UPGC, che ha presentato la figura dell’autore.
Antonio Di Mauro, nativo di Aci Bonaccorsi, già responsabile degli Affari Generali del comune di Aci Bonaccorsi, con grande passione ed entusiasmo ha svolto attività di insegnante a contratto nelle Università di Catania e di Messina, nel corso di Linguistica Differenziata.
Di Mauro è autore di diverse pubblicazioni di poesie. E come lo stesso Maurizio Cucchi in calce alla seconda pubblicazione del 2020 afferma, “ è figura rilevante nel panorama della poesia nazionale con qualità espressiva non comune”. È stato anche vincitore di vari premi di poesia.
L’autore ha deliziato l’auditorio leggendo alcuni versi tratti dalle poesie raccolte nel libro senza riuscire a nascondere un po’ di emozione.
Famiglia e mondo della distillazione nella raccolta “Società italiana spiriti”
Orazio Mellia, docente di Lettere nell’istituto ” Gulli e Pennisi” di Acireale, evidenzia come “Società Italiana Spiriti”, sia una narrazione in versi di un’epopea con doppia valenza, ragione sociale di un’azienda del nord Italia in rapporto di commercio con una piccola realtà di distilleria siciliana. Un’ allusione immaginaria di congregazione di mutuo soccorso.
Storie di famiglie che si innalzano in uno slancio verticale che va dalla creatura al creatore. La famiglia è centro della felicità condivisa che si misura con la gracilità quotidiana ed il duro lavoro in una molteplicità di lezioni di vita. Quella felicità che il poeta fa sua nei ricordi e perfino negli odori del suo vissuto. Il poeta, perfetto alchimista, tenta prima che tutto si dissolva, di far rivivere l’universo composto di cose e persone a lui care attraverso una rinnovata tenerezza fanciullesca.
Le Poesie fanno emergere gli oggetti del quotidiano legati al mondo della distillazione. Oggetti che sono collocati quasi sempre dentro una trama ricca di evocazione, analogie, simboli e metafore. La prevista relazione di Antonio Di Grado, già ordinario di letteratura italiana “UniCT” direttore della “Fondazione Leonardo Sciascia” non ha avuto luogo. A motivo di una imprevista impossibilità dello stesso di essere presente.
Un numeroso pubblico attento e partecipativo ha sostenuto la bella iniziativa.
Giuseppe Lagona