Nell’aula magna della scuola media di Santa Venerina il prof. Alfonso Sciacca, preside emerito del liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, ha presentato l’ultimo libro di Andrea Vecchio, originario di Santa Venerina e deputato al Parlamento nazionale.
Il libretto, simpatico e graffiante, s’intitola “Cosa ci capita” e raccoglie gli scritti dell’autore sparsi in vari periodici dal 2009 al 2013 e riordinati secondo un sequenzialità cronologica e argomentativa. L’iniziativa dell’evento culturale è dell’associazione “Storia, Cultura e Sviluppo Territoriale” (Sto.Cu.Svi.T.) in collaborazione con l’istituto Comprensivo di Santa Venerina, diretto dalla dirigente scolastica Mariangela Garraffo, i cui saluti sono stati preceduti dall’esecuzione di brani musicali famosi da parte di dieci alunni flautisti, guidati dalla prof.ssa Teresa Fichera.
L’introduzione e il coordinamento sono stati a cura del prof. Giovanni Vecchio, il quale ha esposto per grandi linee il curriculum dei due veri protagonisti della serata.
Il prof. Sciacca ha offerto al pubblic,o attento e partecipe, una lettura molto pertinente dell’opera rifacendosi ai modelli classici e richiamando, per lo stile dell’autore, la “leggerezza” di cui scriveva Italo Calvino nelle “Lezioni americane”. Una leggerezza, tuttavia, che si associa, come negli epigrammi classici, a osservazioni di costume molto forti, frutto di osservazione attenta dei nostri modi di comportarci e di vivere, in Italia e, in special modo, in Sicilia.
Nell’intermezzo sono state lette alcune pagine del libro da Teresa Maccarrone e Gesuele Sciacca ed eseguiti altri brani classici dai giovani flautisti.
Nella seconda parte, il relatore è entrato più direttamente nel vivo della scrittura di Vecchio con l’esemplificazione di descrizioni ambientali e sociali, espresse sempre con stile leggero, ma con dure reprimende.
L’autore ha ringraziato il relatore ed ha raccontato della sua formazione culturale a Santa Venerina, quando, ancora fanciullo, guidato da educatori di prim’ordine come il prof. Giuseppe Longo, si appassionò alla lettura. Questo stimolo si è rivelato vincente nel corso della vita e lo ha condotto alla decisione di usare la penna per raccontare la sua esperienza di imprenditore che lotta contro le estorsioni ,il malcostume, l’eccesso di burocrazia e la superficialità imperante, specialmente sul piano educativo di genitori ed insegnanti, che hanno perso autorevolezza e non correggono, come sarebbe necessario, i comportamenti inaccettabili dei figli e degli alunni con conseguenze sulla gioventù di oggi che sono sotto gli occhi di tutti.
Alcuni interventi dei numerosi presenti hanno ribadito i concetti espressi dai relatori e hanno auspicato che momenti culturali di alto profilo come questo non siano rari.
Nhora Caggegi