“Un incontro pieno di spiritualità dove poesia, preghiera e musica hanno testimoniato la bellezza del creato”. Così domenica scorsa 19 febbraio ha voluto introdurre don Santo Leonardi, parroco di Dagala del Re, la presentazione del volume “Poesie-preghiere da San Francesco ad oggi” di Maria Pia Risa, che raccoglie 209 opere di 58 autori diversi. L’autrice ha svolto la ricerca quasi interamente presso la Biblioteca Apostolica Vaticana sotto la guida di don Santino Spartà e ha incluso nel suo lavoro autori tra i più noti della letteratura italiana come San Francesco, Petrarca, Dante, Boccaccio, Pascoli, Ungaretti, ed anche autori considerati anti-clericali – ma che, alla luce dei testi, potremmo definire diversamente clericali – come Leopardi, Montale, D’Annunzio; e pure donne di grande spessore di cui Santa Caterina da Siena e Vittoria Colonna sono un esempio, e grandi papi come san Giovanni Paolo II. Il merito della Risa è quello di aver dato vita ad una raccolta poderosa che consente uno sguardo ampio non solo su autori meno conosciuti ai più (come Lorenzo de’ Medici e Antonio Fogazzaro) ma su una vera e propria antologia che può essere consultata facilmente per usi didattici o personali grazie ad un cospicuo glossario di nomi in coda al libro.
“Il testo raccoglie opere che non vanno considerate né poesie né preghiere. Si tratta piuttosto di opere che accanto alla parte letteraria presentano una parte contemplativa, un’invocazione”, ha specificato Nino De Maria, valido collaboratore della nostra testata a cui è stato affidato il compito non facile della presentazione dell’opera nella chiesa Maria SS. Immacolata di Dagala. Il relatore ha letto alcune di queste opere esaltandone la bellezza ermeneutica e la portata spirituale. La preghiera di san Bernardo alla Vergine, nel XXXIII canto del Paradiso della Divina commedia di Dante Aligheri, “è tra le cose più alte e raffinate che ci siano nella letteratura italiana”, ha aggiunto Nino De Maria, che l’ha letta per rendere omaggio alla comunità parrocchiale di Dagala molto devota alla Vergine.
L’incontro ha acquisito un respiro in più grazie alle suggestive melodie di Gesuele Sciacca e la sua band che hanno musicato alcune poesie. Molto apprezzata l’esibizione de “Il cantico delle creature” di San Francesco, eseguita in apertura. L’incontro di Dagala è uno dei tanti momenti che si stanno svolgendo nelle parrocchie della diocesi, ma l’intenzione è di andare oltre: “Siamo giornale della Chiesa tra la gente. Per questo motivo vogliamo portare questo lavoro anche nei luoghi meno scontati, come le carceri e gli ospedali”, ha annunciato il direttore de ‘La Voce dell’Jonio’ Giuseppe Vecchio. L’autrice, alle ultime battute dell’incontro, ha ringraziato per l’ospitalità la comunità di Dagala nella persona del suo parroco don Santo Leonardi. L’opera si avvale della prefazione di Antonino Blandini, giornalista ed esperto di diritto canonico, ed è stata edita dalla casa editrice Agorà.
Domenico Strano