Libri / Presentato a Milano “Benedetto XVI. Ultime conversazioni” di Peter Seewald. Il testamento spirituale del Papa emerito in un intreccio di pubblico e privato

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Presso l’aula magna dell’università cattolica Sacro Cuore di Milano, giovedi 20 ottobre, è stato presentato il libro “Benedetto XVI.Ultime img_2822conversazioni” promosso dal Centro Culturale di Milano, occasione unica in Italia. Presenti l’autore Peter Seewald, giornalista tedesco ed il professore Stefano Alberto, docente di Teologia presso la stessa università.
Questo libro fu concepito quando una casa editrice commissionò a Seewald una biografia. L’autore allora iniziò ad avere dei dialoghi con il Papa emerito per chiedere chiarimenti e spiegazioni su alcuni eventi ed accadimenti. Da quel confronto emerse qualcosa di intimo e di prezioso allo stesso tempo sulla figura di  Benedetto. Avendo coscienza di questo, l’autore volle pubblicare tutto il materiale raccolto per far conoscere alcune verità storiche al fine di evitare fraintendimenti e pregiudizi sulla figura di quel Papa.

Il titolo del libro, in particolare l’aggettivo “ultime”, rende meglio nella lingua originale tedesca dove vuol dire anche alla “radice”. Benedetto XVI – in quest’intervista con l’autore – per la prima volta parla dei tormenti, la commozione e i duri momenti che hanno preceduto le sue dimissioni.
Ma risponde anche, con sorprendente sincerità, alle tante domande sulla sua vita img_2841pubblica e privata: sul Ratzinger teologo e l’amicizia con Giovanni Paolo II, i giorni del Concilio Vaticano e l’elezione al papato, ma anche sugli eventi negativi (gli scandali degli abusi sessuali del clero e i complotti di Vatileaks): questo intreccio di pubblico e privato fa definire Papa Benedetto come “il Papa di Gesù” e come l’uomo dal pensiero moderno.
Quello dell’università di Milano è stato un incontro dialogico, non una conferenza: l’autore ha presentato il suo testo cercando di rispondere alle domande poste da Stefano Alberto ed argomentandole. Questo intercalare di domande-risposte ha  coinvolto il pubblico presente destando interesse ed attenzione.

Riccardo Naty

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