È stato presentato a Randazzo, nella chiesa del Sacro Cuore, l’ultimo libro di Antonino Grasso, “Maria Madre di Misericordia : Sotto il tuo manto c’è posto per tutti”, appena pubblicato per i tipi delle Edizioni Segno.
Antonino Grasso, nato a Randazzo, è vissuto per oltre vent’anni in Germania. Rientrato in Italia, ha insegnato per alcuni anni alle scuole elementari della sua città. Nel 2001 ha conseguito il Dottorato in Teologia con specializzazione in Mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma. Insegna Mariologia nell’Istituto superiore di Scienze Religiose “San Luca” di Catania, aggregato alla Pontificia Facoltà di Teologia di Sicilia – Palermo. Inoltre è socio corrispondente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale (Città del Vaticano), socio ordinario dell’Associazione Mariologia Interdisciplinare Italiana di Roma, ed è autore e gestore del portale scientifico di Mariologia più conosciuto d’Italia: http://www.latheotokos.it
Numerosissime le sue opere, articoli di Mariologia pubblicati su riviste specializzate, e libri, tra i quali ricordiamo Maria, con te: meditazioni, esperienze, preghiere, con prefazione di René Laurentin (Ancilla 1994), E la Vergine distese le mani: per riscoprire un dono della Madonna. Caterina Labouré e la medaglia miracolosa (Ancilla 1995), Guadalupe: le apparizioni della perfetta Vergine Maria (Gribaudi, 1998 e 2004).
E ancora: La prodigiosa guarigione di Delizia Cirolli il Miracolo N. 65 di Lourdes riconosciuto dalla Chiesa, che è anche la sua Tesi di Licenza in S. Teologia con specializzazione in Mariologia, del 2001, La Vergine Maria e la Pace nel magistero di Paolo VI (2008), fino ai recenti Perché appare la Madonna (Ancilla, 2012) e Apparizioni, malati e guarigioni a Lourdes (Segno, 2015)
L’ultima pubblicazione, Maria Madre di Misericordia, un agile volumetto che consta di undici capitoli con ricca bibliografia, si propone come testo di meditazione e teologia sulla Madonna e la sua relazione con la misericordia, che spiega e affronta il tema nei suoi vari aspetti, per concludersi con una sorta di “antologia” di preghiere composte da Santi, Pontefici e Padri della Chiesa.
A introdurre l’incontro è stato il parroco del Sacro Cuore, don Santo Leonardi. Dopo aver brevemente presentato la figura dell’autore, ha riportato alcuni passaggi iniziali del testo, che si configura in continuità con quanto espresso da Papa Francesco nella Bolla d’indizione del Giubileo in corso, la Misericordiae vultus, e con l’Enciclica del Santo Papa Giovanni Paolo II, Dives in Misericordia, ravvisando la chiave di lettura del libro proprio nella misericordia e maternità di Maria, citando il Concilio di Efeso (431): “Il Figlio nato dal Padre ci creò, nato dalla Madre ci ricreò”.
Dopo una breve disamina delle varie parti dell’opera, dove si analizza la relazione di Maria quale Madre di Misericordia con le sue più importanti attribuzioni, don Leonardi ha concluso con una preghiera, presente sul libro, e composta da Papa Benedetto XVI, cedendo la parola all’autore.
Antonino Grasso ha spiegato alcuni punti nodali del testo, soffermandosi sull’importanza di riscoprire la figura di Maria quale “Madre di Misericordia”, secondo il desiderio del Santo Padre, innanzitutto in quanto, come Madre del Signore, ne condivide la mentalità, le aspirazioni, e siccome – come afferma S. Paolo – Egli vuole che tutti gli uomini siano salvati, la funzione di Maria, oltre che darci il Salvatore, è quella di condurci tutti alla salvezza. Maria ha sempre costituito col Figlio un tutt’uno, soprattutto condividendone la sofferenza, ed è quindi Madre di Misericordia perché sul Golgota è diventata anche madre nostra.
In quest’ottica l’autore ha proposto una lettura analitica della “Salve Regina”, la preghiera che i cristiani recitano ogni giorno, e che oltre a contenere gli attributi materni della Santa Vergine, riassume tutte le aspirazioni e le sofferenze degli uomini: quindi Maria madre di misericordia perché consolatrice degli afflitti, delle infinite pene che affliggono l’umanità, perché la sua dolorosa maternità, sperimentata ai piedi della croce, la predispone a tutto ciò, ma madre di misericordia anche perché “speranza nostra”, come colei che interviene per dirci di non farci abbagliare dalle cose illusorie del mondo, e additarci la vera strada.
Sollecitato infine da un quesito posto da don Leonardi, il prof. Grasso ha affermato che la “disponibilità” di Maria, che si manifesta nell’episodio esemplare e significativo del mistero della Visitazione, episodio che, secondo gli esegeti biblici è simbolicamente correlato al percorso dell’Arca dell’Alleanza, con le relative analogie, configurandola come la “nuova Arca”, le conferisce anche la caratteristica di “madre dei sacerdoti”, in quanto il sacerdote è chiamato a dare Gesù al mondo, proprio come Maria.
Maristella Dilettoso