Libri / Presentato ad Acireale “Donne al sepolcro di Gesù” di Rocco Schembra

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Schembra Donne al sepolcro di Gesù

Ad Acireale, nella Sala Galatea del Palazzo di Città, si è tenuta sabato 14 dicembre la presentazione del volume Donne al sepolcro di Gesù scritto da Rocco Schembra, ricercatore di Filologia classica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, professore di Filologia classica e tardoantica e docente del Liceo Classico ‘’Gulli e Pennisi’’ di Acireale. A moderare l’evento Marco Vinci, professore del Liceo Classico ‘’Gulli e Pennisi’’, il quale ha intrattenuto una conversazione con l’autore sul tema centrale del testo, ovvero sulle Mirofore, protagoniste del lavoro di ricerca di Schembra.

Chi sono le Mirofore al Sepolcro di Gesù, protagoniste del nuovo testo di Rocco Schembra

Le Mirofore, protagoniste del testo, come si evince dal nome, sono le donne che, oltre ad espletare il ruolo di portatrici di mirra, incenso e unguenti, sono coloro le quali seguono fedelmente Cristo fino alla fine dei suoi giorni terreni, assistendolo in tutti i suoi ultimi momenti precedenti alla Crocifissione, portandogli conforto e assistenza. Le Mirofore, inoltre, sono le donne che troveranno per prime, nel giorno della domenica della Resurrezione, il sepolcro di Gesù aperto e vuoto, e ciò permette di rendere le Mirofore come le uniche figure che sono rimaste accanto a Gesù fino alla fine dei suoi giorni terreni.

Nelle fonti consultate il numero delle donne e i nomi di esse variano, evidenziando dunque qualche discrepanza che Schembra tenta di colmare come fine ultimo del suo testo. Nella tradizione occidentale, infatti, cercare qualche evidenza in merito alle Mirofore è vano a causa della loro assenza nella liturgia, nell’iconografia e nelle fonti appartenenti alla tradizione cattolica romana. Invece, nella liturgia orientale ortodossa, le Mirofore sono ‘’di casa’’, in quanto sono considerate essere figure importanti che si prendono cura di Gesù Cristo fino alla fine, come sue seguaci. Addirittura, ci sono feste pasquali dedicate alle Sante Mirofore, ampiamente partecipate in tutti i luoghi in cui è diffusa la religione ortodossa, e questo dimostra una carenza della figura della donna nell’ambito religioso che necessita di essere rivalorizzata.

Donne al sepolcro di Gesù / L’iconografia delle Mirofore: i tre cicli pittorici che fanno da filo conduttore nel testo di Schembra

Il testo prosegue entro tre fili conduttori iconografici, fondamentali per comprendere il contesto in cui le Mirofore si stanziano nella liturgia ortodossa e come esse vengono rappresentate affinchè la loro identità possa essere concretizzata. Il primo è quello del lithos, ovvero della pietra, la quale raffigura l sepolcro vuoto, con uno o due angeli su di esso, e le Mirofore che dialogano con gli angeli; il secondo ciclo è legato al Saluto delle Mirofore, dove Gesù è rappresentato mentre la Maddalena e Maria gli vengono incontro e si inginocchiano al suo cospetto; il terzo ciclo è legato all’episodio del Noli me tàngere, dove Cristo respinge Maria Maddalena mentre questa tenta di toccarlo dopo averlo riconosciuto nel momento successivo alla sua Resurrezione.

Gesù e Maddalena Fontana
Cristo appare a Maria Maddalena (1581) – Lavinia Fontana

Gender studies: l’importanza della rivalutazione di personaggi non convenzionali

Donne al sepolcro di Gesù si colloca nell’ambito dei gender studies, ossia degli ‘’studi di genere’’, i quali, oltre a sensibilizzare su tematiche quali l’identità di genere e ai ruoli di genere in modo multidisciplinare e trasversale, tentano di rivalutare personaggi che storicamente hanno subìto una vera e propria cancellazione da ogni singola testimonianza storica poiché donne o non convenzionali ai canoni e alla morale di consuetudine del passato. ‘’Questo volume ha l’obiettivo di distruggere quella damnatio memoriae che ha colpito le Mirofore – affferma Schembra – e tale studio si propone come tentativo di rivalutare il ruolo delle donne nell’ambito religioso occidentale, in quanto vittime di una vera e propria ghettizzazione’’.

Vinci: ‘’Dimostrazione di come eseguire uno studio che possa alimentare la curiositas’’

La ricerca sulle Mirofore ha spinto Schembra a compiere viaggi di fondamentale importanza affinché potesse raccogliere quante più informazioni possibili su di esse, dalla Grecia fino ad Israele, luoghi dove l’autore ha trascorso lunghissimi periodi di tempo e dove la liturgia correlata alle donne al sepolcro di Cristo è ricca di fonti iconografiche, pittoriche, filologiche, patristiche, rituali e liturgiche. Il risultato è stato il componimento di un testo il quale può essere letto sia da un lettore non avvezzo al tema, sia da coloro i quali, compiendo studi umanistici, vogliono approfondire il tema, in un gioco di confronti e di lettura delle fonti.

Il liceo Gulli e Pennisi– conclude così Vinci – ha avuto nel professore Schembra una punta di diamante e questa è la dimostrazione di come si possa fare uno studio che possa alimentare la curiositas nei giovani’’. Quest’ultimi presenti in numero ampio alla presentazione per onorare il lavoro del professore Schembra.

Rosetta Finocchiaro