La Basilica Cattedrale di Acireale, così ricca di storia e opere d’arte, è stata la perfetta cornice per la presentazione del libro del dott. Sandro Barbagallo dal titolo “Musei vaticani, arte, storia,curiosità”.
Opera di grande pregio artistico e storico con approfondimenti su parti di questo enorme complesso museale poco conosciuti al pubblico. Scoprire cosa succede nelle sale di restauro, dove le innumerevoli opere d’arte riprendono a “vivere” o vengono amorevolmente mantenute nel loro splendore, è un viaggio emozionante.
La serata ha avuto inizio con i saluti ai numerosi ospiti in sala del presentatore Salvo La Rosa e del rettore della Cattedrale, padre Roberto Strano. Il pubblico ha poi potuto immergersi nella fantastica atmosfera di una visita ad uno dei musei più visitati al mondo, primo in Italia, anche se, ad onor del vero, trovandosi nella Città del Vaticano non è in territorio italiano.
L’autore, prima di iniziare la sua presentazione, ha invitato il pubblico ad assistere ad un breve documentario, che ha illustrato le parti salienti di cui è composto l’intero complesso, con le sue magnifiche sale aperte al pubblico dal lontano 1771 per volere dell’allora Papa Clemente XIV, al secolo Giovanni Lorenzo Ganganelli. Ma il documentario fa conoscere anche la parte “nascosta”, quella che il pubblico non vede, ma che possiamo immaginare come il luogo dove le opere d’arte ritornano a vivere, sotto la cura di esperti restauratori, che con il loro sapiente e certosino lavoro tolgono la patina del tempo che inevitabilmente oscura la loro bellezza. Quanta storia e quanta arte c’è nei 7 km di percorso. Al suo interno circa 800 persone svolgono quotidianamente il loro lavoro per offrire ai circa 6 milioni di visitatori annui, provenienti da ogni parte del globo, un affascinante viaggio nell’arte e nella storia che difficilmente potranno dimenticare.
Il dott. Barbagallo ha illustrato, dopo la visione del breve documentario, il contenuto del suo libro attraverso l’aiuto di fotografie che riproducevano gli interni dei musei. La raccolta inizia la sua lunga storia per volere di uno dei Papi più conosciuti e forse più temuti, Giulio II, al secolo Giuliano Della Rovere, il cosidetto Papa guerriero, che non si faceva certo pregare ad indossare l’armatura al posto della candida veste bianca per combattere i suoi nemici. Dobbiamo a lui la Cappella Sistina come l’ammiriamo oggi, ma i musei vaticani non sono soltanto la Cappella Sistina ma sono un lungo percorso che spazia dalla cultura degli antichi egizi alle opere d’arte più recenti, con la presenza di capolavori dei più grandi maestri dell’arte di tutti i tempi.
Il dottore Sandro Barbagallo, nato e cresciuto ad Aci Trezza, si diploma nel 1998 a Roma in Conservazione dei Beni Archivistici presso l’archivio Segreto Vaticano, consegue poi la laurea in Storia dell’arte contemporanea a Siena e da lì la sua carriera è stata costellata da grandi successi professionali che lo hanno portato a collaborare con i massimi esperti del settore.
Collabora come critico d’arte per l’Osservatore Romano e ha curato numerose mostre, come quelle al museo Vittoriano di Roma su Degas, Toulouse-Lautrec, Matisse e Bonnard, Renoir, Picasso e tanti altri. Attualmente è il curatore delle collezioni storiche dei Musei Vaticani e direttore del museo del tesoro della patriarcale Basilica di San Giovanni in Laterano in Roma.
Salvo La Rosa ha concluso la serata con gli immancabili saluti e i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato per l’organizzazione e la realizzazione della conferenza.
Gabriella Puleo