Libri / Presentato il centesimo libro di Andrea Camilleri. Il commissario Montalbano e i migranti protagonisti de “L’altro capo del filo”

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L’altro capo del filo, centesimo libro di Andrea Camilleri, è stato presentato a Roma, dove lo scrittore vive ormai da molti anni, nella suggestiva cornice della basilica di Massenzio. La serata ha avuto inizio con  la musica di valenti musicisti che hanno accompagnato la voce di una cantante d’ eccezione, Olivia Sellerio, presidente dell’omonima casa editrice palermitana che da anni pubblica i libri del professore Camilleri.correttacamilleri (528 x 297)

Presentatrice dell’evento l’attrice Lella Costa che ha conversato con un sempre brillante Camilleri e Renzo Arbore, presente in qualità di ospite. Gli aneddoti e i ricordi sono stati alla base della piacevolissima conversazione, che ha incantato il numeroso pubblico, non è facile arrivare a 91 anni, avere una mente lucida e tanta voglia di dire e fare ancora, e presentare il 100° libro. Per Andrea Camilleri questo è un traguardo importante della sua lunga carriera.

L’altro capo del filo racconta di una difficile indagine del più famoso e amato commissario d’Italia, Salvo Montalbano, sempre innamorato della storica fidanzata Livia, e circondato dai suoi fedeli collaboratori, Mimì Augello, Catarella e Giuseppe Fazio. Una indagine difficile, perché tratta di un argomento difficile, lo sbarco sulle nostre coste dei  migranti, con l’orrore che si nasconde dietro questi viaggi della speranza, che molte volte finiscono in tragedia. Oltre la non facile gestione di questo fenomeno, e di coloro che illegalmente ne sono coinvolti, un omicidio sconvolge la vita di Vigata. Ma il commissario riuscirà anche questa volta a districare la matassa e smascherare il colpevole.

corretta pubblico (2) (512 x 384)Alla domanda di Lella Costa su come nascono le storie dei suoi libri, il professore Camilleri ha  risposto dicendo che nasce tutto sempre da un fatto corretta basilica di massenzio (2) (512 x 384)vero, sia esso di cronaca, o un fatto storico, o un episodio raccontato da qualcuno, ma la realtà è fondamentale nel dare l’imput che gli permette di dar vita alla trama e ai vari personaggi. Tutto deve armonizzarsi perfettamente, perché scrivere e trasmettere al lettore il proprio pensiero non è facile. Camilleri spiega anche la profonda differenza tra la parola e la scrittura, quest’ultima crea un distacco, ed è qui che un bravo scrittore deve lavorare molto per comunicare bene con il lettore.

Renzo Arbore ha espresso la sua gioia di essere presente a questo evento, e ha ripercorso, rispondendo alle domande di Lella Costa, la sua lunga carriera, ricordando i grandi attori di un tempo come Totò, Walter Chiari e i fratelli De Filippo, tutti per lui grandi maestri a cui ispirarsi. La serata si è conclusa con un lungo applauso e tanta gente vicino al palco, per rendere omaggio a questo grande scrittore, che ha incantato e incanta ancora i lettori con le sue avvincenti storie.

Gabriella Puleo

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