Al Raciti Palace sito in via Galatea ad Acireale si è tenuta la presentazione del libro “Sicilia Vulcanica” scritto da Franco Tassi e Carmelo Nicoloso. Il volume è edito da Moroni con fotografie di Cesare Moroni.
L’evento si è svolto piacevolmente nella terrazza del palazzo ospitante che offriva il panorama bellissimo di una Acireale che abbandonava le ultime luci del giorno dando spazio alle ombre della sera. Ha introdotto la serata il saluto di Marisa Grasso Raciti.
Il libro “Sicilia Vulcanica” è una guida ecoturistica che racchiude storia, natura, territorio di una ricchissima Sicilia raccontata attraverso la sua flora, la sua fauna ed il suo barocco .
La presentazione, condotta magistralmente da Peppino Vecchio, direttore di “La voce dell’Jonio”, ha raccolto gli interventi del vulcanologo, prof. Marco Neri, della naturalista esperta lichenologa, dott.ssa Daniela Cataldo. E anche del presidente dell’Università Popolare “Giuseppe Cristaldi”, Angelo Pagano e da uno degli autori, Carmelo Nicoloso (guida naturalistica).
Vari relatori per la presentazione di “Sicilia vulcanica”
I relatori hanno messo in evidenzia le qualità della guida ecoturistica attraverso la lettura di brani. Con la descrizione dei luoghi rappresentati senza trascurare l’ottima fattura delle foto riprodotte. Scopriamo così che “Le comunità faunistiche dell’Etna sono plasmate, come il suo paesaggio, da incessanti trasformazioni ambientali, in parte naturali, in parte artificiali, indotte cioè dall’uomo. Storicamente l’area etnea, a partire dall’epoca romana e a fasi alterne fino ai giorni nostri ha subito profondi cambiamenti”.
Pregevole è la descrizione della fauna locale e i richiami a ciò che oggi, purtroppo, non c’è più. “Basti pensare – si legge nella guida – che fino al secolo scorso l’area accoglieva grandi mammiferi, come il capriolo, il cinghiale o il daino. I corsi d’acqua erano rifugio per la lontra, ed in cima a queste complesse comunità c’erano super predatori come il lupo e il gufo reale; specie oggi completamente assente dall’intera Sicilia”.
Dopo il breve excursus culturale la serata si è piacevolmente conclusa con la proiezione di un documentario naturalistico, curato dall’editore del libro, Cesare Moroni, e con un bicchiere di vino dell’Etna.
Grazia Pagano