Libri / Rita Messina: “Iris blu” di Carmela Tuccari offre ai giovani validi spunti di riflessione testo

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Foto Consoli

Nel corso di una serata a carattere culturale, fra le tante valide iniziative che l’associazione ‘Costarelli’ di Acireale, continua a proporre, è stata presentata la raccolta di racconti ‘Iris Blu’ della scrittrice Carmela Tuccari, con intermezzi e sottofondi musicali affidati alla giovanissima violinista Alisea Bonaccorso. La serata costituiva un esempio di riuscita fusione tra varie forme di arte (opere pittoriche del maestro acese Jano Barbagallo, musica e letteratura).

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Il presidente, avv. Mario Di Prima, introduceva i lavori con il saluto personale e dell’associazione ospitante e presentava i relatori: il giornalista dott. Giuseppe Vecchio, direttore del periodico cattolico ‘La Voce dell’Jonio’, il responsabile della casa editrice ‘Il Convivio’ dott. Giuseppe Manitta, la docente e giornalista Rita Messina, che commentava il testo nelle sue varie parti insieme con la lettrice prof.ssa Caterina Vecchio, ed infine l’autrice Carmela Tuccari.
Il dott. Manitta ha presentato al pubblico la casa editrice del testo, affermando che essa non è nuova a pubblicazioni del genere né tantomeno ad editare opere della professoressa Tuccari. “Il convivio” ha sede a Castiglione di Sicilia, luogo di residenza dell’autrice, e si occupa particolarmente di pubblicazioni sul teatro contemporaneo che gli sono valsi diversi riconoscimenti da parte delle testate giornalistiche nazionali più importanti.

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Nel proprio intervento, il dott. Vecchio evidenziava come la serata fosse composita pur nella sua semplicità, presentando un’opera che può ben definirsi una raccolta singolare. Già la dedica introduttiva al testo evidenzia un’analisi dettagliata degli elementi paratestuali sicchè, per esempio, l’amore è, infatti, visto secondo diversi aspetti ed accezioni, ma attraverso la lettura emergono diversi tipi umani, caratteri nei quali è possibile immedesimarsi. Il rapporto tra l’autrice e la realtà fa emergere i suoi ricordi e la metafora del mondo parte dai luoghi descritti dall’autrice.
Inframmezzata dalla lettura di alcuni brani da parte della prof.ssa Vecchio e dai sottofondi musicali eseguiti dalla giovanissima Alisea, la relazione della giornalista prof.ssa Rita Messina evidenziava la molteplicità di aspetti e relazioni che la pubblicazione offre nei suoi otto brevi racconti e l’attualità delle varie proposte. Si tratta di un testo valido per tutte le fasce di età, ma particolarmente adatto ai giovani, cui essa offre parecchi spunti di riflessione.
Tutti possiamo ritrovarci nelle vicende descritte, con i vari temi affrontati: per esempio, nel racconto ‘Gesti d’amore’ emerge l’aspetto della solidarietà, del donarsi gratuitamente agli altri, mentre in ’21 marzo 2058’ emerge l’evidente contrasto tra la tecnologia esasperata e l’arretratezza dei sentimenti. Tutte le vicende descritte partono, pur con le diverse sfumature del concetto di ‘amore’, dal concreto, dal quotidiano comune a tutti, ma anche dall’esigenza di una necessaria moderazione nell’agire quotidiano.

Nando Costarelli