Sarà presentato il 13 aprile prossimo, nella sala del Buon Consiglio presso la parrocchia vaticana di sant’Anna, il libro Poesie-preghiere da San Francesco ad oggi di Maria Pia Risa.
Si tratta di un’opera antologica in cui l’autrice ha raccolto, con pazienza certosina, numerose “poesie-preghiere” di 58 autori, che vanno da San Francesco d’Assisi ai giorni nostri, passando per i principali nomi della letteratura italiana. Un lavoro certosino – dicevamo – quello della Risa, perché oltre alla ricerca in sé del materiale, l’autrice ha dovuto individuare anche le poesie giuste, cioè quelle che rispondevano ai canoni di “poesie-preghiere”. E la sottile distinzione sta nel fatto che le poesie diventano preghiere nel momento in cui contengono una “invocazione”, come ci spiega la stessa autrice, che è stata erudita in questo campo da don Santino Spartà, il noto sacerdote (randazzese anche lui come la nostra Maria Pia), molto famoso nell’ambiente dello spettacolo – tanto da meritare l’appellativo di “prete dei vip” –, ma anche lui fine saggista e critico letterario, che ha pure curato l’introduzione del libro della Risa. La Nostra ha fatto le sue ricerche quasi esclusivamente nella Biblioteca Apostolica Vaticana, con un lavoro portato avanti per diversi anni, a cui si sono poi aggiunti i tempi tecnici per la pubblicazione a stampa (vedasi la recensione del libro: https://www.vdj.it/?p=38296).
Maria Pia Risa, originaria di Randazzo ma figlia di padre romano, si è laureata in Scienze della Formazione presso l’Università degli Studi di Catania ed ha collaborato con la cattedra di Sociologia generale del medesimo dipartimento. Questa non è la sua prima pubblicazione, dal momento che nel 2010 ha già pubblicato il volume Prometeo al cibermondo e nel 2008 aveva fornito un contributo nel collettaneo L’agonia di Apollo di Marilena Calandra. Giornalista pubblicista, Maria Pia è una valida collaboratrice della nostra testata, ma scrive anche per i periodici “Bioetica e Cultura” e “La rivista dell’Arma”. Lei si muove agevolmente negli ambienti romani (e non solo per le sue origini paterne), tanto che qualche anno fa ha pure tenuto una relazione in un convegno internazionale sulla criminalistica svoltosi a Montecitorio. Era quindi logico che la prima presentazione del suo nuovo libro avvenisse proprio a Roma, in quella parrocchia che è al confine tra lo Stato italiano e la Città del Vaticano, in quella sala del Buon Consiglio che ogni mercoledì (il 13 aprile è proprio un mercoledì) ospita degli incontri culturali ad alto livello. La presentazione sarà arricchita da Gesuele Sciacca, il medico-musicista acese che ha musicato alcune poesie comprese nella raccolta e le declamerà cantandole, insieme con la sua band.
La parrocchia Sant’Anna – come si sa – è anche la chiesa in cui ogni mattina celebra messa il Santo Padre Francesco nei giorni feriali, quando non è fuori sede. Quale migliore ambientazione, quindi, per far conoscere al mondo della cultura un libro di poesie che sono allo stesso tempo preghiere, e per lanciare verso la strada del successo una scrittrice di tanto valore.
Nino De Maria