Nella ricorrenza del 90° anniversario dell’approvazione da parte del Parlamento Nazionale dell’Istituzione del Comune di Santa Venerina, sarà presentato venerdì 29 novembre alle ore 18,00 nella Casa del Vendemmiatore, un saggio storico dal titolo “ Santa Venerina negli anni trenta-Autonomia comunale, fascismo, futurismo e il volo di Marinetti”.
Il saggio, realizzato dal preside prof. Giovanni Vecchio è pubblicato sul trimestrale “Studi Storici Siciliani“.
L’evento culturale è realizzato dal Comune di Santa Venerina, dall’associazione Sto.Cu.Svit.T ( Storia Cultura Sviluppo Territoriale-Santa Venerina ) e con il contributo della Pro-Loco.
Durante la serata porgeranno i saluti il primo cittadino di Santa Venerina, Santo Raciti e il presidente Sto.Cu.Svi.T. , Gesuele Sciacca.
All’incontro interverrà il prof. Marcello Saija, Università di Palermo – Direttore del Trimestrale “ Studi Storici Siciliani“. Poi la prof.ssa Grazia Messina, storica e componente della redazione della stessa rivista, e il preside prof. Salvatore Musumeci, storico siciliano. L’incontro sarà allietato da intrattenimenti musicali a cura di Gesuele Sciacca e Daniela Greco. Concluderà l’appuntamento culturale il preside Vecchio.
Nella stessa serata sarà inaugurata una mostra documentaria e fotografica sui 90 anni del Comune di Santa Venerina, realizzata da Sebastiano Lanza, Alfio Marino e Salvatore Sciacca. L’esposizione sarà visitabile nei giorni 30 e 1 dicembre e il 6,7,8 dicembre 2024.
Il saggio del prof. Vecchio pubblicato sulla rivista “Studi storici siciliani”
“Alcuni anni addietro – ha spiegato il prof. Vecchio, saggista e pubblicista – ho avviato questa ricerca sugli anni trenta a Santa Venerina, con la speranza di poter pubblicare il saggio in occasione del 90° Anniversario dall’approvazione del Parlamento Nazionale dell’Istituzione del Comune di Santa Venerina, in una rivista prestigiosa il cui titolo è “Studi Storici Siciliani“, riconosciuta per la serietà e la qualità dei saggi che pubblica.
Inoltre – continua l’autore – tenuto conto che ho pubblicato due volumi storici su Santa Venerina dal 2010 al 2016, ho pensato di approfondire la conoscenza degli anni trenta in rapporto all’autonomia comunale e collocato nel periodo del fascismo durante il quale dominò il futurismo fondato da Filippo Tommaso Marinetti.
Mi incuriosì molto il fatto che Marinetti parlò in Piazza Roma a Santa Venerina, proprio nel periodo in cui era nato il Comune ed era stato proclamato l’Impero dopo l’8 maggio 1936. Delle istanze per l’autonomia comunale c’erano sin dall’Ottocento fino agli anni venti del Novecento. Fino a giungere all’approvazione del Parlamento Nazionale del decreto del 19.02.1934, poi convertito in legge dalla Camera dei Deputati il 1 maggio 1934. E poi in via definitiva dal Senato il 26 maggio 1934.
Mi soffermo nel dire, inoltre, che negli anni trenta a Santa Venerina ci fu un importante sviluppo socio-economico grazie alla presenza delle distillerie. Queste favorirono lo sviluppo occupazionale e incrementarono il livello di benessere non solo economico ma anche culturale della popolazione. Si fece artefice della richiesta dell’autonomia il cav. Pietro Giuffrida, rappresentante del fascio locale. Nel mio saggio – conclude il prof. Vecchio-descrivo la vita sociale e culturale di Santa Venerina. Ho avuto accesso alla documentazione contenuta nella cronistoria degli anni nell’archivio della chiesa di Santa Venera.
Giuseppe Russo