“Quaresima per i fannulloni, alla scuola dei Santi” è il titolo di un prezioso opuscolo, giunto ormai alla 19° edizione, edito a cura della Confraternita Beata Vergine Maria del Carmelo di Erice e arrivato in Italia grazie all’amicizia che mette in relazione la congregazione spiritualmente guidata da Mons. Raspanti ed il Centro Saint Jean de la Croix di Mer-sur-Indre nella diocesi di Bourges. Un legame che travalica le Alpi ed unisce nella preghiera Italia e Francia, compiendo in pieno la vocazione alla fraternità che la Chiesa porta nel suo ministero.
L’associazione Beata Maria Vergine del Carmelo porta in Italia la “Quaresima dei fannulloni”
L’associazione Beata Maria Vergine del Carmelo nasce nel 2003 con l’approvazione di S. E. R. Mons. Francesco Miccichè, Vescovo di Trapani, e si consolida come associazione privata di fedeli. Questi già dal 1998 avevano iniziato a raccogliersi in preghiera e ascolto della Parola, sotto la guida di Mons. Antonino Raspanti che oggi ne è il moderatore. La confraternita si fonda sulla priorità dell’ascolto della Parola di Dio, che diventa esercizio quotidiano praticato attraverso l’orazione, la lettura spirituale e l’apostolato della vita spirituale.
Tra gli obiettivi principali dell’associazione anche la diffusione della tradizione cristiana attraverso la promozione di testi che favoriscono il suo studio. Il volumetto di Padre Max de Longchamp è tra i testi che sposano perfettamente la filosofia dell’associazione.
“Quaresima per i fannulloni, alla scuola dei Santi” / Il cammino verso la Pasqua
“Quaresima per fannulloni“ si prefigge l’obiettivo di accompagnare il lettore dal mercoledì delle ceneri alla domenica della Resurrezione proponendo la meditazione di alcuni testi curati da Santi, padri della Chiesa e da coloro che attraverso la propria esperienza di fede hanno saputo offrire spunti di riflessione che guidano al mistero della Pasqua. Per ogni giorno della settimana il testo sceglie una parola che si scinde in due percorsi complementari: il primo riguardante il lezionario feriale della Quaresima, il secondo quello festivo. Se per il primo snodo il contenuto non varia, nel secondo caso segue il ciclo dell’anno liturgico.
A questo si affiancano le liturgie mobili:
- San Giuseppe, che coincide ogni anno col periodo quaresimale;
- la liturgia della Cattedra di San Pietro;
- la festa dell’Annunciazione, che quest’anno è stata spostata dopo Pasqua.
Nell’anno B, quello attuale, viene presentata la realtà cristologica e dell’alleanza noetica che pone la pace tra Dio e gli uomini.
La Parola, che nel sussidio viene racchiusa in una sola frase, diventa ispirazione per la vita spirituale e parte di un cammino che attraversando tutto l’arco della giornata diventa una sorta di giaculatoria con la quale meditare e pregare. Il percorso a cui instrada questo volumetto è quindi composto da piccole tappe che accompagnano verso la riscoperta della propria spiritualità ponendo le giuste domande sul personale valore che la quaresima ha nella vita del lettore, fino a riconoscere nella conversione l’unica risposta che conduce alla resurrezione.
“Quaresima per i fannulloni… alla scuola dei Santi”/ il percorso che porta alla conversione
“La conversione è un travaglio lento, doloroso. E’ un cercare e al contempo un trovare negli avvenimenti che accadono giorno per giorno Dio. – Cosi ci dice la dottoressa Lucrezia Alabrese, membro dell’associazione trapanese- Santi e beati hanno impiegato la loro vita alla ricerca della vera conversione e hanno scoperto che la fonte è la luce che è dentro ciascuno, che illumina nonostante le trappole di ogni giorno. E’ fondamentale quindi cambiare prospettiva, capovolgere tutto ciò che si vive.
Molte persone, anche quelle apparentemente più diverse, hanno conquistato giorno per giorno la luce dentro di sé e le sono rimasti fedeli. Nessun avvenimento ha potuto distruggere la certezza del riposo nelle piaghe di Cristo.
La quaresima è ricerca del cuore delle cose, il cuore che è dentro di noi. Siamo chiamati a vivere questo: la Pasqua che è il cuore di tutto. Questa Parola, questa presenza di Cristo nella vita. La certezza incrollabile, chiara, assoluta che viene da Gesù: fare a meno di questo non vale essere cristiani. Sono io, cristiano, che devo mantenere vivo Cristo. La vita di Cristo è la nostra, la mia.”
“Quaresima per i fannulloni, alla scuola dei Santi”/ a chi si rivolge questo volume
“Careme pour les cancres…. a l’ecole des saints” è il titolo originario dell’opera, ma chi sono questi “fannulloni” a cui è suggerita la lettura del testo? In realtà la traduzione del titolo si presta a varie interpretazioni lessicali, potrebbe essere facilmente tradotto in perditempo o peggio ancora in disattenti. Insomma, ad un primo impatto sembra che il libro miri a soccorrere coloro che non si impegnano né per sè e nemmeno per gli atri, né tantomeno per Dio. In realtà lo scopo del libro è quello di scardinare il vivere la Quaresima come esperienza di nicchia e restituirla al sentire comune, alla gente che pur non avendo una personale formazione possa attraverso queste pagine dedicare spazio alla meditazione personale e alla condivisione fraterna.
Tornare così al concetto dell’essere discepoli, non maestri. Questa diventa porta che una volta attraversata permette di entrare nel rapporto con Cristo, pronto ad accogliere anche quel discepolo “fannullone” che sceglie di farsi guidare ed offre il suo impegno. Seppure il tempo della lettura possa essere considerato breve quello della meditazione coinvolge tutta la giornata, restando le parole nella mente e nel cuore di chi le ha lette. La conversione che tanto si brama nella Quaresima diventa segno visibile che qualcosa accade nella vita del cristiano. La lettura del volume, proposto anche alla Diocesi di Acireale, si conferma quindi uno strumento prezioso per chi desidera migliorare la propria relazione con Dio. In fondo la sua formula è semplice: bastano quindici minuti al giorno, la perseveranza che lascia maturare la Parola e la buona volontà di meditare quello che viene seminato nel cuore del fedele.
Chiara Costanzo