Libri / Tra educazione e buona tavola: “Zitto e mangia!” di Luca e Marco Pappalardo

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Zitto e mangia è il nuovo libro di Luca e Marco Pappalardo sull’educazione e la buona tavola. Un’interessante riflessione su come un corretto rapporto con il cibo possa influire positivamente nella quotidianità dei rapporti famigliari e sociali.

Noi siamo quello che mangiamo. Lo diceva il tedesco Ludwig Feurbach che nel 1800 faceva il filosofo non il nutrizionista. Il concetto però è chiaro. Il cibo serve ad alimentarci, altrimenti moriremmo per gli stenti della fame. Ma soprattutto serve per nutrirci. Nel corpo, nello spirito, nelle relazioni. I nostri processi energetici, psicologi e spirituali sono fortemente determinati da quello che mangiamo. Mangiare bene è un atto etico e responsabile. Ha un impatto sulla sostenibilità del Pianeta. Determina le sorti anche economiche di intere filiere. From farm to fork, direbbero gli anglosassoni. Cioè dalla campagna alla tavola dove i cibi vengono consumati. Consumare, ma che brutto termine! Forse sarebbe il caso di dire che i cibi a tavola si rigenerano.

Libri / Tra educazione e buona tavola: “Zitto e mangia” di Luca e Marco Pappalardo

Ho appena finito di leggere “Zitto e mangia. Ricette per l’educazione e la buona tavola”, il libro dei fratelli Luca e Marco Pappalardo. Pubblicato per i tipi della San Paolo, ha un titolo sicuramente intrigante. Evoca, almeno per quelli della mia generazione, la esortazione dei genitori, dei nonni, degli adulti in genere. Zitto e mangia! Che era anche un rimprovero, un modo per tagliare inutili discussioni, una cesura netta tra la tavola e tutto il resto.

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Molto gradevole alla lettura, il libro raccoglie brevi testimonianze di bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani sul rapporto col cibo. Propone una raccolta di ricette di prima mano, suggerite da Luca che di professione è chef, oltre che autore del best seller “Scuola facile di pesce”. Contiene preziose riflessioni di Marco, insegnante, scrittore e giornalista, sul rapporto tra cibo e convivialità. Stare seduti a tavola, senza l’uso dello smartphone, è una straordinaria occasione di crescita per tutti. Soprattutto per i ragazzi.

Zitto e mangia! / Educazione e buona tavola nel nuovo libro dei fratelli Pappalardo

La vita di oggi è frenetica, lo sappiamo. Ma provare a distendere il tempo a tavola, quando si può, è un esercizio straordinario. Si può mangiare a casa, fuori casa (al bar, ristorante o in pizzeria), alla mensa scolastica o aziendale. Meglio evitare i cibi spazzatura perché, oltre a far male alla salute, creano un danno enorme per l’ambiente e per l’economia delle filiere biologiche. Il cibo va dosato, non sprecato. Bisogna gestire bene l’eccedenza, ma mai cadere nell’eccesso. Stare a tavola, non importa se a colazione, pranzo, cena o financo a merenda, è un’occasione per ascoltare ed ascoltarsi. Apparecchiare, sparecchiare, servire e lavare i piatti possono creare complicità. E la complicità, lo sappiamo bene, rafforza i legami familiari e sociali. Scegliere bene ciò che si mangia è fondamentale per lo studio, la preparazione ad interrogazioni ed esami, la pratica sportiva.

Un libro interessante, quello di Luca e Marco, che si legge tutto d’un fiato. Siccome il ricettario è ricchissimo (a me, ad esempio, è piaciuta tanto la ricetta dell’hamburger e quella delle polpette), lo si può tenere in cucina. Per utilizzarlo all’occorrenza. Per fare bella figura con amici e parenti, perché le preparazioni più semplici e meno elaborate sono di solito le più apprezzate. Ma anche perché, cucinando insieme anziché far uso di cibi già pronti, lo spirito di amicizia e il senso della famiglia si rafforzano.

Zitto e mangia. E finito di mangiare, leggi subito il libro dei fratelli Pappalardo.

Saro Faraci

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