Libri / Valorizzare il dialetto siciliano per riconoscere la propria identità

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presentazione libro il dialetto siciliano

Nel salone dell’oratorio di Aci Platani si è tenuta la presentazione del libro Il dialetto siciliano – La lingua ereditata dai padri, ultima fatica letteraria del dott. Orazio D’Anna, pubblicata dalla casa editrice etnea Algra. Oltre all’autore erano presenti nella veste di relatori: il prof. Giovanni Seminara, il dott. Giuseppe Filetti e il prof. Alfio Patti. Coordinatrice dell’incontro, Cristina Trovato.

Il prezioso lavoro di ricerca che il dott. D’Anna ci propone, vuole innanzitutto mettere in evidenza come il dialetto siciliano possa essere considerato patrimonio identitario. Dal momento che all’interno di esso vive la storia di una terra e di un popolo. Tuttavia, in esso sono presenti abbondanti tracce di numerose altre lingue, espressioni di civiltà del passato con cui la Sicilia è venuta a contatto fin dalla remota antichità. Grazie alla posizione strategica dell’isola, infatti, la Sicilia è stata meta di tante popolazioni che hanno sempre lasciato un’impronta nel vocabolario dialettale. Dal connubio con le diverse culture sono nate nuove parole che hanno arricchito ed influenzato il modo di parlare, pensare e vivere del popolo siciliano.presentazione libro Il dialetto siciliano

Valorizzare il dialetto siciliano per riconoscere la propria identità

Oggi purtroppo dobbiamo constatare, con profonda amarezza, come spesso abbia inciso negativamente nella formazione culturale delle nuove generazioni la falsa educazione tesa a far dimenticare ad un intero popolo la propria lingua. Molto spesso, l’esprimersi in dialetto è stato visto come indice di indigenza culturale e di arretratezza mentale. Tuttavia, un attento lavoro di recupero potrà servire a tutti per riappropriarci della dimensione storica dell’essere siciliani. Nel dialetto è scritta la nostra storia. « Conoscere il dialetto e le culture locali – scrive l’autore – non significa regredire a condizioni subalterne o marginali, bensì appropriarsi della propria storia e riconoscere la propria identità».copertina Il dialetto siciliano

Ecco perché ci sentiamo di suggerirne la diffusione nelle scuole: luogo privilegiato della diffusione della cultura. Qui, ancora oggi, l’utilizzo del dialetto è visto come una perdita di tempo che toglierebbe spazio al perfezionamento della lingua italiana. Ciò malgrado i tentativi legislativi che tendono a recuperare l’enorme ricchezza dei contenuti che ci sono stati consegnati attraverso il dialetto.

Proprio in questo contesto, dove tutto sembra essere distante dalle proprie radici, l’attenta lettura del testo che l’autore ci propone, può essere un’ occasione unica ed importante per promuovere validi percorsi formativi. Itinerari di ricerca, tesi al recupero di quella terminologia legata alla nostra lingua dialettale che, ancora oggi, è una importante forma di comunicazione. Essa contiene tanta storia del nostro passato e pone davanti agli occhi di chi ascolta, un panorama vivace e colorito di un mondo che il progresso, la società dei consumi e i mas-media cercano di sommergere.

Giovanni Centamore

 

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