Lieti nella speranza / I soci di Azione Cattolica rinnovano il proprio impegno

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don Orazio Barbarino

La prima domenica di Avvento, l’Azione Cattolica acese presieduta da Cetta Vecchio ha riunito i soci giovani e adulti della Diocesi nei locali del Convento San Biagio, ad Acireale. La finalità era partecipare a una mattinata di riflessione e preghiera, in preparazione alla festa dell’adesione dell’8 dicembre e al nuovo anno associativo.

Dopo la Santa Messa, celebrata dall’assistente ACR, don Rosario Di Bartolo, i partecipanti hanno ascoltato la riflessione sul tema “Lieti nella Speranza”. A curarla don Orazio Barbarino, assistente unitario.  “Considerando tutti gli esseri umani “cercatori di Dio“,- egli ha detto –  certamente i credenti possono ritenersi davvero fortunati per i doni che hanno ricevuto: la bellezza, la fraternità, la natura, la cultura, i luoghi a cui apparteniamo…  che contribuiscono alla formazione di tutti. I fratelli sono un dono straordinario. Spesso si cresce contro gli altri, quando invece sarebbe necessario crescere con gli altri. E considerarli, appunto, come un dono di Dio, tornando, più che alla stretta di mano, all’abbraccio.

Don Orazio Barbarino
Don Orazio Barbarino

Incontro Azione Cattolica / Una parentesi di riflessione

Che dire poi della Liturgia, – continua don Barbarino – dono speciale che conduce i credenti a portare “in alto” i cuori? Sappiamo bene come questa dimensione  sia tanto grande quanto difficile da vivere. L’Avvento ci conduce dinanzi a una prospettiva nuova, di Attesa di Qualcuno che ci liberi dalla stanchezza morale che prende il nostro essere. Dalla fatica  dovuta non all’aver molto lavorato, ma alla mancanza di prospettive di ampio respiro. L’uomo di oggi continua ad aver bisogno di liturgie, che spesso però vengono vissute non più dentro le chiese, ma attorno a un tavolo a consumare una pizza. Non mancano i luoghi dove celebrare, purtroppo sempre più vuoti, ma le comunità che ci stiano dentro…

Cetta Vecchio
La presidente Cetta Vecchio

Di qui l’invito a confrontarsi con i giganti dell’attesa del Signore che viene: Isaia, Giovanni Battista, Maria, i Pastori, i Magi. Occorre riprendere a meravigliarsi, ritornare alla centralità del cuore, attraverso la preghiera. Come suggerisce la Liturgia del giorno, quando chiede di “suscitare in noi la volontà di andare incontro al Cristo che viene”.

Alcuni brani tratti dall’enciclica “Dilexit Nos” e da scritti di diversi testimoni, hanno condotto l’Assemblea a concludere la mattinata con un breve momento di adorazione, guidato da don Sebastiano Guarrera, assistente giovani. Nell’occasione si è rinnovata la scelta dell’adesione all’Associazione, per servire il Signore come discepoli-missionari, alla scuola dei Santi e dei Beati che ci hanno preceduto nel cammino.

 

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