Comunicare significa “mettere in comune” e la comunità di base di ogni società è proprio la famiglia. Papa Francesco lo ha ricordato in occasione dell’Angelus della scorsa domenica: “E io mi domando: tu, nella tua famiglia, sai comunicare o sei come quei ragazzi a tavola, ognuno con il telefonino, mentre stanno chattando? In quella tavola sembra vi sia un silenzio come se fossero a Messa … Ma non comunicano fra di loro. Dobbiamo riprendere il dialogo in famiglia: padri, genitori, figli, nonni e fratelli devono comunicare tra loro … Questo è un compito da fare oggi, proprio nella giornata della Sacra Famiglia”.
“La comunicazione tra moglie e marito, genitori e figli” è stato il tema al centro dell’incontro, organizzato ad Acireale domenica 29 dicembre, giorno in cui si è celebrata la festa della Santa Famiglia di Nazareth. L’evento, frutto della collaborazione tra diversi enti coinvolti (Diocesi di Acireale, assessorato alle Politiche sociali del Comune di Acireale e associazione culturale “Costarelli”) è stato presentato dalla giornalista Marinella Arcidiacono, esperta in comunicazione sociale, ed introdotta dal presidente dell’associazione Costarelli, nonché assessore del Comune di Acireale, Mario Di Prima, il quale ha evidenziato l’importanza, anzi la necessità di parlare di questa delicata tematica: la comunicazione all’interno della famiglia.
Nel corso della serata si è cercato, quindi, di lanciare un primo messaggio con l’auspicio di dare continuità a questo momento di alta formazione e di confronto, organizzando in futuro altri incontri sul tema. “Tra le competenze utili per migliorare la vita di relazione, ricopre un ruolo fondamentale la comunicazione – ci ha detto dott. Stefano Porcu, psicologo e psicoterapeuta – dedicare spazio alla comunicazione significa dedicare attenzione al partner e alla vita di coppia. Saper ascoltare, saper rispettare la propria moglie o marito, saper accogliere ed essere comprensivi sono alcune capacità che garantiscono alla famiglia maggiore solidità, forza e fiducia”. Il relatore con l’aiuto di una serie di diapositive ed attraverso un continuo e stimolante dialogo-confronto con il pubblico presente è riuscito a suscitare delle riflessioni utili al fine di individuare gli strumenti per capire ed affrontare certe dinamiche uomo-donna, avendo sempre ben presente che la comunicazione viaggia su tre canali: verbale (parole), paraverbale (qualità della voce) non verbale (gesti, movimenti, mimica, prossemica).
Sono intervenuti, dando il loro contributo al dibattito, anche don Mario Camera, parroco della parrocchia “San Giovanni Nepomuceno” di Stazzo (“riflessione opportuna nel giorno in cui si festeggia la Sacra Famiglia e in un periodo di crisi, in cui si pongono tante domande; è un’occasione unica per tutta la comunità cittadina”), don Antonio Pennisi, direttore dell’ufficio per la Pastorale della famiglia della Diocesi di Acireale (“il tema merita tanta attenzione perché “comunicazione” rimanda al concetto di “comunione”, cioè al desiderio di rendere stabile la relazione di affetti che lega i componenti della famiglia”), il dott. Riccardo Castro, garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Acireale (“in questo periodo di grande crisi per la famiglia è importante focalizzare due concetti, progettualità comune e comunicazione attiva, per trovare insieme le soluzioni alle problematiche familiari”) e la consigliera comunale Angela Marino.
Guido Leonardi